Musica e Letteratura nei paradisi dell’Alto varesotto
La quarta edizione di "Musica e Letteratura tra gli affreschi", festival letterario e musicale, quest’anno abbraccia ben quattro comuni del Lago Maggiore e delle valli. Con sempre maggiore successo di pubblico
Non può che solleticare il senso del bello il programma di "Musica e Letteratura tra gli affreschi", festival letterario e musicale organizzato dall’Associazione culturale Momenti Musicali sotto la direzione artistica del maestro Adalberto Maria Riva, che quest’anno abbraccia ben quattro comuni del medio Lago Maggiore e delle valli limitrofe, Casalzuigno (con la sua frazione di Arcumeggia), Cassano Valcuvia, Castelveccana e Cuvio, i quali hanno contribuito concretamente alla realizzazione del progetto, insieme a Provincia di Varese e Comunità Montana Valli del Verbano oltre ad ottenere il patrocinio della fondazione Comunitaria del Varesotto.
«Una manifestazione nata alla cieca, ma che ha dato a questo borgo un valore aggiunto inestimabile, al di là della tradizionale presenza degli affreschi – ha sottolineato Angela Viola, all’epoca della nascita dell’evento sindaco di Casalzuigno e ora presidentessa della Pro Arcumeggia – Una ricaduta positiva anche dal punto di vista sociale, considerata la mobilitazione della gente del posto, che si è spesa volontariamente sempre di più. Da segnalare l’altissimo livello degli insegnanti e l’alto livello dei partecipanti ai corsi stessi. Questo fa sì che di anno in anno nonostante la stanchezza ci si sente di dire alla fine di ogni edizione "ci rivediamo"».
La quarta edizione della manifestazione, presentata questa mattina nella sede della fondazione Comunitaria del Varesotto, si terrà dall’8 al 25 luglio, con un ricco carnet di iniziative.
I CORSI "VISTA LAGO"
Perno della manifestazione sono i corsi di perfezionamento musicale e di scrittura creativa previsti ad Arcumeggia e S. Antonio, due località simbolicamente scelte per la loro posizione di ponte tra montagna, lago e valli limitrofe: «Molti sono i partecipanti degli stages musicali provenienti dall’estero – Spiega Adalberto Riva, direttore artistico della manifestazione e parte del corpo insegnante – In arrivo da Svizzera, Spagna, l’anno scorso persino dalla Cina: persone che suonano in quattro continenti sono rimaste incantate dalle nostre bellezze naturali. Quella dell’"ambiente di lavoro"si è rivelata la carta vincente dell’iniziativa: non sono così frequenti manifestazioni artistiche in ambienti bellissimi ancora incontaminati. E soprattutto per i corsi, questi vengono portati avanti in una situazione di tranquillità anche interiore, che in altri casi può essere un handicap e in questo caso è invece un punto di forza».
«Io ho tenuto il corso di scrittura creativa l’anno scorso a sant’Antonio, con delle giornate bellissime e una temperatura ideale – ricorda Annalina Molteni, insegnante e sceneggiatrice della pièce di teatro prevista per il 15 luglio – Mi sono fatta sgomberare un tavolo di pietra sotto un glicine tra chiesetta e ristorante, davanti a una terrazza naturale affacciata sul lago, mentre gli allievi provavano la musica che avrebbero eseguito la sera in chiesa. Tutto questo ha creato una situazione veramente magica, e le mie allieve erano veramente affascinate da questo luogo e dall’atmosfera». La Molteni, che negli anni precedenti aveva tenuto un corso di scrittura creativa generale, quest’anno lo incentrerà sulla scrittura della memoria, per aiutare la stesura di memorie e ricordi.
20 CONCERTI NEI PARADISI SCONOSCIUTI
Ai corsi faranno da corollario più di 20 concerti in 18 giorni: i partecipanti sono più di trenta e provengono da diversi paesi europei (Italia, Spagna, Francia, Svizzera, Austria) ed extraeuropei (USA, Giappone, Cina). Segnaliamo, tra gli appuntamenti, le sedi caratteristiche del nostro territorio, come i teatri di Nasca, di Cuvio e soprattutto quello di Cassano, tutte strutture costruite all’inizio del Novecento, la chiesa rupestre di S. Antonio, con un panorama mozzafiato sull’alto Lago Maggiore, e Arcumeggia, con le sue caratteristiche case dipinte.
Per quanto riguarda la programmazione, quest’anno il filo conduttore sarà tenuto da Franz Liszt, compositore di cui ricorre il bicentenario della nascita, e dal virtuosismo strumentale. « Segnaliamo la tavola rotonda e la lezione concerto su Liszt, la prima dello spettacolo teatrale Voci di donne, rumori di Battaglia, ispirato alla vigilia della battaglia di Magenta del 3 giugno 1859, il festival pianistico internazionale dedicato a Franz Liszt, che, inserito nel progetto Interreg finanziato dall’Unione Europea, porterà sulla ribalta del teatro di Cassano Valcuvia un magnifico pianoforte da concerto Fazioli, vanto della creatività italiana nel mondo, e giovani ma già affermati artisti provenienti da Europa e Stati Uniti, con un programma di nutrito spessore. Per finire ricordiamo i recital dei vari docenti dei corsi di perfezionamento, come il chitarrista spagnolo Antonio Dominguez, già apprezzatissimo nelle precedenti edizioni, le pianista Karina Cveigoren e Margit Haider, e il violinista Gianmaria Bellisario, che anch’egli già noto al pubblico, che quest’anno si propone in una formazione di duo.
Non mancheranno anche i concerti degli studenti, che si svolgeranno a cadenza quotidiana presso il palazzo comunale di Arcumeggia alle 18. L’ingresso a tutte le manifestazioni concertistiche è libero: è possibile anche partecipare come uditori ai corsi di musica e di scrittura creativa, tenuti da Annalina Molteni.
IN VALCUVIA LA BATTAGLIA DI MAGENTA
Vero evento nell’evento sarà infine lo spettacolo teatrale previsto il 15 luglio al palazzo comunale di Arcumeggia: il racconto della battaglia di Magenta tratto dai ricordi di nove donne che l’hanno vista, dalla parte di chi ha subito e assistito al dramma: una lettura scenica di Annalina Molteni a cura del Teatro della Voce.
«Lo spettacolo si avvarrà di un espediente scenico che introduce un personaggio esistito veramente: una donna che parla all’annuncio dell’entrata in guerra dell’Italia il 24 maggio 1915 e che aveva già assistito, giovanissima, alla battaglia di Magenta – spiega il regista Franco Di Leo – Dalla sua poltrona si dipanerà il ricordo, e attraverso le voci delle altre nove si dipanerà la storia. A sottolinerare la contaminazione tra arti ci sarà la musica, che va in parallelo con il testo. E che proporrà un valzer di Nicola Faenza inedito, eseguito per la prima volta ad Arcumeggia dopo 150 anni di vita».
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