Diano sogna una “Angera da vivere”, al meglio
Dal rilancio del centro storico al sostegno alle associazioni. Il programma della lista guidata dall'avvocato angerese
"Angera non da cambiare ma da migliorare per potervi vivere meglio". Con questo slogan si apre il programma elettorale di "Angera da vivere", la lista appoggiata dal Popolo della Libertà che sostiene il candidato Alfredo Diano.
Ci racconti qualcosa di lei…
«Ho 46 anni e lavoro come avvocato ad Angera. Sono stato per cinque anni consigliere di minoranza per la lista "L’Angerese"».
Che cosa di Angera le piace di più?
«Il suo territorio. E poi la posizione sul lago è splendida. Tuttavia queste risorse non sono valorizzate. La città è diventata troppo tranquilla e ha perso quelle tradizioni e quelle manifestazioni che la rendevano particolare».
Come si è avvicinato alla politica?
«Alle scorse elezioni mi sono presentato come candidato consigliere e sono stato eletto all’opposizione. Conclusa quell’esperienza, che mi è stata molto utile per conoscere la realtà amministrativa comunale, mi è stato chiesto di candidarmi. Inizialmente non ero molto convinto poi il gruppo che si è creato mi ha dato la forza per provarci».
Come descrive il suo gruppo?
«È una grande squadra costruita su tre principi: coesione, democraticità e partecipazione. Del gruppo fa parte anche Sergio Brentan che è stato sindaco di Angera per quattordici anni e che ha un bagaglio di esperienza enorme. Poi ci sono persone che sono al primo impegno in politica ma che di fatto sono coinvolte nella vita cittadina da tempo grazie al loro coinvolgimento nella vita delle associazioni».
Quali sono le linee generali del suo programma?
«Abbiamo cercato di capire le esigenze dei cittadini e come il comune può usare al meglio le proprie risorse per soddisfarle. L’amministrazione di Angera in questi anni si è chiusa in se stessa perdendo il dialogo con le persone, con i comuni vicini e con gli enti sovracomunali. Vogliamo invertire questa tendenza per recuperare quella centralità che è stata persa a scapito di altri luoghi. Le iniziative che proponiamo sono state pensate con la consapevolezza della reale situazione del bilancio comunale quindi nel programma non si trovano opere irrealizzabili. Ci sono delle proposte concrete come l’attivazione di uno sportello dove i cittadini e le imprese potranno trovare informazioni sulle opportunità offerte dagli enti pubblici, come i bandi regionali, finanziamenti comunitari, ecc. Abbiamo pensato anche a un percorso di formazione per l’avvicinamento ai mestieri da destinare ai cittadini immigrati: un’iniziativa per qualificare il lavoro ad esempio di badanti e manovali. Il programma tocca poi aspetti diversi che vanno dalla scuola, per andare incontro alle esigenze anche economiche delle famiglie al coinvolgimento degli anziani, dalla nuova viabilità per l’Ospedale alla tutela delle aree verdi come l’oasi o San Quirico». Scarica il programma dettagliato
Ora qualche opinione su alcuni argomenti che i cittadini angeresi ci hanno segnalato attraverso Facebook, mail e interviste.
1. La squadra dei canottieri segnala l’inadeguatezza della sede – «L’idea generale rispetto allo sport è quella di nominare un delegato dell’amministrazione comunale e di creare una consulta che riunisce tutti i rappresentanti delle società. Ma le realtà sportive hanno bisogno anche di spazi idonei e per questo pensiamo a identificare un’area da destinare a centro sportivo con palestra, campo da calcio, tennis e pista di atletica. Per i canottieri sarà destinata una struttura adatta al tipo di allenamento che richiede una squadra così meritevole e talentuosa».
2. Alcuni componenti delle associazioni vorrebbero maggiore coordinamento – «Le associazioni nel nostro programma hanno un ruolo di primo piano. Non è scontato dire che riceveranno tutta la disponibilità possibile da parte dell’amminsitrazione. Avranno sostegno e la possibilità di autogestirsi liberamente. Le aiuteremo ad organizzare eventi e metteremo loro a disposizione gli spazi necessari. Alle associazioni chiederemo inoltre di aiutarci a recuperare quegli eventi che si sono persi come la festa dell’uva e la mostra zootecnica. La nostra idea è poi quella di creare una rete per ospitare degli eventi organizzati dai nostri gruppi e da quelli dei comuni vicini organizzando appuntamenti insieme ai paesi vicini».
3. In molti sognano una città più turistica – «Il turismo deve essere incentivato e sviluppato ma non per tutte le aree di Angera valgono le stesse soluzioni. Lungolago e borgo, ad esempio, hanno esigenze diverse. Vorremmo concedere la possibilità ai locali sul lago di chiudere con verande o vetrate il plateatico esterno in modo da poter sfruttare i loro spazi anche nella stagione invernale. Sarà inoltre ripristinato l’ufficio turistico in collaborazione con la pro loco e le associazioni. Il comune offrirà inoltre il supporto per la promozione turistica e la diffusione delle informazioni sugli eventi che vengono organizzati».
4. Commercianti e cittadini chiedono proposte per via Mario Greppi – «Come il turismo anche il commercio ha bisogno di soluzioni specifiche. La via Mario Greppi può essere rilanciata sia attraverso degli appuntamenti periodici che con incentivi e agevolazioni per i negozianti che vogliono aprire delle nuove attività. Mi piacerebbe che nel centro storico si sviluppassero dei anche dei negozi tradizionali, delle botteghe legate ad attività artigianali e tipiche».
5. Le frazioni vorrebbero essere coinvolte e considerate maggiormente – «Le frazioni sono state completamente abbandonate e per le periferie è stato fatto ben poco. Per questo penso che sia necessario individuare un delegato per ogni frazione per portare le istanze locali all’attenzione del comune. Ci sono problemi di viabilità, di illuminazione e di servizi primari che avrebbero dovuto essere affrontati da tempo. Se il comune avesse destinato alle frazioni il 10 per cento di quanto ha speso per il parco giochi avrebbe potuto risolvere già molti problemi».
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