Posata la prima pietra del polo della ricerca
Máire Geoghegan-Quinn, Commissaria europea per la ricerca, ha fatto visita al Ccr e ha ribadito l'attenzione dell'Unione Europea nei confronti della ricerca
L’arrivo a Ispra di Máire Geoghegan-Quinn, Commissaria europea per la ricerca, l’innovazione e la scienza, ha rappresentato un importante riconoscimento politico per il Joint Research Centre (JRC).
La Commissaria irlandese, accolta dal direttore del sito Dolf Van Hattem, ha visitato per la prima volta la struttura italiana, la più grande tra le diverse sedi che compongono il JRC (le altre sono in Belgio, Germania, Paesi Bassi e Spagna). Durante la visita, la Commissaria Geoghegan-Quinn ha tenuto a “battesimo” il nuovo polo scientifico che verrà edificato a Ispra.
Dopo un tour nei laboratori, Máire Geoghegan-Quinn ha parlato ad un folto pubblico di ricercatori e amministratori del JRC. Quindi si è recata nel sito dove sorgerà l’imponente struttura e ha firmato la prima pietra da collocare nei nuovi edifici.
Si tratta di una delle più grandi imprese edili realizzate a Ispra dopo la costruzione, circa 50 anni fa, dei reattori Ispra-1 ed ESSOR. Il complesso scientifico, che includerà laboratori, uffici e servizi di supporto, sarà costituito da due mega edifici che occuperanno ciascuno un’area di circa 12000 mq, proprio nel cuore del sito isprese. Saranno in grado di ospitare circa 400 persone che si occuperanno principalmente di Scienze naturali e Ambiente. La costruzione simultanea delle due strutture dovrebbe concludersi entro il 2012.
La visita della Commissaria europea per la ricerca ha dimostrato la volontà politica dell’Unione Europea di perseguire il faticoso ma produttivo cammino della ricerca. Come ha sottolineato Geoghegan-Quinn nel suo discorso, è una sfida che molti paesi in Europa vogliono cogliere, nella consapevolezza dei ritorni benefici che la ricerca scientifica può avere per il benessere dei cittadini della comunità. In un momento di crisi economica si tratta di un atto di fiducia non da poco.
La Commissaria ha anche sollecitato l’impegno dei ricercatori presenti a comunicare i risultati dei loro lavori, e ha ribadito la connessione tra politica e ricerca: «I nostri soldi sono spesi per fare delle attività di ricerca eccellenti e per trovare soluzioni a problemi reali. Il JRC deve entrare nel cuore delle politiche dell’UE. In questo modo convincerà i cittadini europei dell’importanza e dell’utilità della ricerca scientifica». Máire Geoghegan-Quinn ha inoltre ribadito di volere «lo sviluppo in futuro del JRC in tutti i settori». Il direttore Van Hattem ha espresso soddisfazione per la visita il, che ha ricordato tra le sfide da affrontare in futuro «i cambiamenti climatici e la sicurezza dei consumatori».
L’impegno dell’ Unione Europea a sostenere la ricerca a Ispra è dunque reale e consistente. E non solo da un punto di vista politico, ma anche economico. Basti pensare che il costo totale del progetto per la costruzione del nuovo polo scientifico sarà di circa 44 milioni di euro.
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