Quantcast

Euprottide, quel lepidottero così fastidioso

Nei giorni scorsi si ès svolto un incontro con esperti del Parco del Ticino per fare il punto su quella che sta diventando una vera emergenza

Euprottide A Sesto Calende si parla ancora di “emergenza euprottide”. Lunedì 31 maggio si è tenuto un incontro nella frazione di Cocquo organizzato da esponenti e consiglieri comunali d’opposizione di Insieme per Sesto. Durante la serata, aperta al dibattito con il pubblico, è intervenuto per il Parco del Ticino il responsabile dell’ “Area protezione e gestione degli ambienti naturali della biodiversità”, Fulvio Caronni. Presente anche il consigliere della Provincia e del Parco, Roberto Caielli.
Mentre la processionaria negli anni passati ha causato danni in un’area molto vasta della provincia, l’euprottide si è localizzata in pochi comuni. Sesto Calende risulta quello maggiormente colpito rispetto ad altri (Somma Lombardo e Taino). Nella frazione di Cocquo l’infestazione ha creato un vero e proprio allarme. Caronni nell’incontro pubblico ha sottolineato che «l’emergenza non riguarda tanto le piante, che subiscono una defogliazione ma in generale si riprendono. Si tratta piuttosto di un problema di carattere sanitario». Numerosi sono i casi segnalati in zona di orticarie causate dal contatto con i peli irritanti delle larve, che possono dare effetti anche per inalazione (broncospasmo).
La presenza dell’euprottide era stata segnalata già un anno fa. «Nel settembre 2009 abbiamo organizzato una riunione sui rischi dell’infestazione, alla quale hanno partecipato rappresentanti di istituzioni e amministrazioni locali – ha ricordato Caronni – Quest’anno il Parco ha provveduto a mappare la presenza dei focolai nelle zone già interessate e la loro possibile espansione, con l’aiuto di due tirocinanti della Facoltà di Agraria di Milano e il coordinamento tecnico del Parco». Contro questa larva si deve agire per tempo, o con l’asportazione e distruzione dei nidi (in inverno), o con la lotta batterica alle larve (marzo-aprile). Invece l’uso tardivo di insetticidi comporterebbe effetti ambientali gravi. Per qualsiasi operazione su terreni privati, il Parco del Ticino ha però bisogno delle ordinanze dei sindaci. Il comune di Sesto Calende, dopo aver emanato lo scorso maggio un’ordinanza relativa all’obbligo di intervento dei privati e aver affisso cartelli informativi, ha deliberato a fine mese lo stanziamento di fondi per attuare la disinfestazione e la bonifica con mezzi aerei. Sono state inoltre richieste sovvenzioni agli enti competenti. Al riguardo Caronni ha commentato che «L’euprottide sta per trasformarsi in farfalla quindi l’intervento ora potrebbe non essere efficace, mentre si potrebbe fare a settembre, con la nascita delle nuove larve. Non sappiamo come verrebbe modificato in questo periodo il suo ciclo vitale». 
 

Pubblicato il 05 Giugno 2010
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore