Ghiffa: sussidio negato, dà in escandescenze minacciando sindaco e dipendenti. Torna in carcere
Ghiffa: sussidio negato, dà in escandescenze minacciando sindaco e dipendenti. Torna in carcere
GHIFFA – Ha perso il beneficio degli arresti domiciliari ed è ora in carcere a Verbania, il 28enne che, giovedì scorso, ha creato subbuglio nel Comune di Ghiffa. Il giovane, detenuto per reati concernenti gli stupefacenti, aveva ottenuto un permesso per poter recarsi in Comune e richiedere un sussidio. Ricevuto dal sindaco e degli assistenti sociali, scopre però che nell’immediato non potrà essere accontentato. A questo punto comincia a dare in escandescenza, tira un pugno ad un quadro, danneggiandolo, e minaccia i presenti, sindaco e assistente sociale inclusi. Il 28enne già in precedenza aveva
messo scompiglio in Comune, e la volta passata a rimetterci era stata una porta, poi sistemata. I carabinieri della stazione di Verbania sono intervenuti ripristinando in breve tempo la calma. Contro il giovane si procederà d’ufficio per minacce a pubblico ufficiale (art 336 del Codice penale) rischiando, a seconda delle ipotesi considerate, una pena da 6mesi a 2 o 5 anni. “Nè io né l’assistente sociale abbiamo voluto sporgere denuncia – spiega il primo cittadino di Ghiffa, Matteo Lanino – . Non voglio infierire contro una persona che ha degli evidenti problemi, ma non voglio neppure considerarlo, perché il Comune è un luogo che va rispettato”.
Il 28enne in seguito all’aggravamento della detenzione domiciliare a cui era già sottoposto, su disposizione dell’ufficio di sorveglianza di Novara, è stato tradotto presso la casa circondariale di Verbania.
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