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Il Paese dei Narratori taglia il traguardo del quarto di secolo

Il Paese dei Narratori taglia il traguardo del quarto di secolo

 

VERBANIA – “Il Paese dei narratori”, la rassegna teatrale che anima da 25 anni la frazione collinare Cavandone in calendario sabato 26 agosto, spegne quest’anno la 25° candelina. O, per usare le parole del sindaco Silvia Marchionini alla presentazione dei giorni scorsi in sala giunta, <taglia il traguardo del primo quarto di secolo>.  Con una importante novità, svela il direttore artistico, Paolo Crivellaro: <Le due rappresentazioni che, fino all’anno scorso, si tenevano all’esterno del laboratorio di ceramica di Patrizia Piodella, quest’anno si terranno “al Tasso Secolare”. Non più all’esterno come nelle pirme edizioni ma sul terrazzo della ex-casa parrocchiale in corso di ristrutturazione. Molto ampio con un colpo d’occhio panoramico sul lago che costituirà uno spettacolo nello spettacolo>. Qui, alle 21,15, Alessandra Faiella e Francesca Puglisi interpreteranno “Ccà nisicuno è fisso. L’era precarietà”, un testo di cui sono anche autrici per la regia della Faiella. Si tratta di un monologo sul tema della precarietà a 360 gradi. Lavoro, casa, amore visti con gli occhi di Francesca, giovane attrice di teatro che racconta e si racconta con autoironia e sagace critica sociale. Alle 22,30, sempre sulla terrazza dell’ex-casa parrocchiale Sandra Zuccolan, accompagnata all’armonica da Gino Zambelli, ne “L’arte della gioia”, adattamento per il teatro dell’omonimo testo di Goliarda Sapienza racconta la vita di Modesta, nata nel 1900 in Sicilia in una famiglia poverissima. E’ la storia di una progressiva emancipazione, dal convento all’aristocrazia di un personaggio amorale che sfida la cultura patriarcale, fascista e mafiosa in cui vive.

Nel cortile della casa Monti Celo, alle 21,15, va in scena “Adelina Lucky Love”, scritto, diretto e interpretato da Isabella Macchi. Adelina, nella finzione teatrale, ha 84 anni è si ritrova sola dopo 63 anni di matrimonio in seguito all’abbandono del marito, costretta a ricominciare da capo. Alessia Belootto autrice con il regista Loris Di Pasquale, di “Ragazza in erba” na nel suo curriculum artistico un “cameo” cinematografico in “La grande bellezza”, la pellicola premio Oscar di Paolo Sorrentino. Alle 22,30, sempre nel cortile di casa Monti Celo, interpreta Sara, una giovane donna arrestata per detenzione di marijuana all’imbarco di un traghetto per la Sardegna. Dal clima effimero della vacanza, Sara, scivola nel buio di una cella e si trova faccia a faccia a faccia con un commissario che le fa rivivere il suo passato.

Largo Sardegna è il proscenio di “Sospiri”, alle 21,15, e “Terra Matta 1918.1943” alle 22,40. Il primo è un monologo sull’amore, scritto e interpretato da Gabriele Genovese per la regia di Elisabetta Garosio. Per l’attore autore l’amore viaggia alla velocità di un’auto guidata da contrabbandieri. Una doppia metafora per indicare la velocità fugace delle storie e il paragone con la merce di contrabbando. “Terra Matta” è l’adattamento per il teatro dell’omonimo libro autobiografico di Vincenzo Rabito, pubblicato da Giulio Einaudi. Stefano Panzeri dà corpo e voce al protagonista che narra in prima persona la vita grama del protagonista dalla fine della prima guerra mondiale all’inizio della crisi finale del fascismo.

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Pubblicato il 05 Agosto 2017
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