Riceviamo e pubblichiamo la nota del gruppo consiliare di maggioranza CambiAngera e A come Angera

Com’è noto (e non ‘come noto’) la frana sulla strada di via per Ranco è avvenuta la sera del 23 (e non ‘del 24’) ed è stata la conseguenza di una bomba d’acqua occorsa tra le ore 21 e le 22
in una giornata di assenza di piogge. Il fenomeno è stato definito dagli esperti come imprevisto
idrogeologico ed ha provocato altri danni in Angera.
Tra questi una analoga frana (anche se di
dimensioni inferiori) sulla sottostante strada provinciale. La frana ha comportato il cedimento di parte della carreggiata e il rischio di crollo del ponte.
Nel commento di ABC, il testo virgolettato non si riferisce alla perizia geotecnica e ingegneristica,
come da loro asserito, ma ad una risposta alla richiesta di riapertura della via. Da questa risposta
ne è seguita una ordinanza dell’Ufficio di polizia locale che imponeva tra l’altro il divieto di
circolazione in caso di ingenti precipitazione. Tale ordinanza è stata esposta all’albo pretorio
dal 12 aprile 2014 ed è stata trovata dal Sindaco sulle transenne presenti sulla strada quando è
intervenuto, 3 minuti dopo la chiamata per l’avvenuta frana.
Il nostro insediamento in amministrazione è avvenuto il 26 maggio 2014. Già il 9 giugno in Giunta affrontavamo una discussione su come reperire i fondi per attuare la delibera di indirizzo fatta dal Commissario il 23 maggio. Nella delibera si davano disposizioni per affidare l’incarico per
il progetto e la realizzazione dell’opera senza però prevedere la relativa copertura finanziaria
dell’opera. Reperiti i fondi, abbiamo portato al primo consiglio comunale utile – quello dell’11 luglio – la delibera di variazione di bilancio. I giorni seguenti è stato emesso il bando per l’assegnazione dell’incarico.
Prima della frana la procedura di somma urgenza non poteva essere attuata per carenza
di presupposti normativi, in quanto deroga dei principi di contabilità pubblica e delle norme
del codice degli appalti. Ci siamo attenuti alle indicazioni tecnico-amministrative già assunte
dall’amministrazione precedente e abbiamo avviato tempestivamente le procedure come indicato.
se avessimo usato tale deroga ci saremmo esposti a responsabilità di carattere amministrativo e
contabile, poiché non erano intervenuti nuovi elementi di valutazione tecnica che inducessero a
mutare gli indirizzi.
Viceversa dopo l’evento calamitoso è stato possibile utilizzare la procedura della somma urgenza.
Spiace rilevare come non si sia potuto attingere ai fondi regionali previsti per gli interventi di
somma urgenza poiché nel decennio precedente, quando il capogruppo di ABC era consigliere
di maggioranza ed anche assessore, lui e il suo gruppo non abbiano previsto di adottare un
adeguato piano generale di evacuazione del territorio in caso di calamità franose; così come non
abbiano previsto alcun piano di manutenzione delle opere in questione; ancora, non abbiano
previsto lo stanziamento di fondi per le emergenze. Condizioni tutte queste indispensabili per poter
rivendicare risarcimenti dalla Regione. Questo costo per inefficienze a chi dobbiamo imputarlo se
non a questi?
Ed in effetti, anche l’interrogativo sulle responsabilità per eventuali tragedie rimane da definire.
Su chi sarebbero dovute ricadere le colpe, tenuto conto delle gravi inadempienze sui piani di
evacuazione non previsti da chi ora cerca di imputar colpe ad altri?

Il gruppo consiliare
CambiAngera e A come Angera