Se una Fiat 600 del ’62 con 28 cavalli batte una Lancia Delta Integrale più giovane e dotata di ben 280 cavalli, i casi sono due: o si è svuotata una botte di quello buono, o si sta parlando di una gara di precisione. Per la gioia del nostro fegato, siamo in questo secondo àmbito e infatti facciamo riferimento al "Raduno dei Laghi", la prova di "regolarità a media" dedicata alle auto d’epoca che si è disputata doemncia scorsa tra Luino e Cadegliano Viconago con l’organizzazione della Mdm Racing.

A vincere il "Raduno" è stata proprio un’utilitaria di casa Fiat, condotta con maestria da due specialisti come Luciano Botto e Francesco Giammarino (foto). L’equipaggio del Team HMS proveniente da Mortara ha totalizzato appena 32 penalità superando così il "Deltone" dei pavesi Mauro Arlenghi e Gianpietro Signorelli (49 pen.) e un’altra "piccola" amata dagli italiani, la A112 Abarth affidata ai gallaratesi della VAMS Enrico e Federico Regalia (52 pen.). La squadra corse varesina ha piazzato cinque equipaggi tra i primi dieci conquistando così la Coppa Scuderie. Nella top ten si sono classificati anche la prima vettura con equipaggiamento meccanico (la Fiat Ritmo 130 Abarth di Sabella-Covizzi) e le prime due donne, con Monica Burlotti (Alfa GT Junior) che ha preceduto Sara Perucchetti (Citroen).
Tra gli altri riconoscimenti assegnati al termine della manifestazione, il "premio qualità" a Giancarlo Mazzucchelli che ha guidato una MG A del ’57 con Aimable Nyogakiza.

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