Scuole chiuse per tornata elettorale. In tutti i comuni, le consultazioni democratiche impongono l’utilizzo degli spazi scolastici, spesso gli unici abbastanza capienti per accogliere i cittadini con diritto di voto.

E mentre per gli alunni sono giorni di vacanza extra, per docenti e genitori si tratta di una perdita di lezioni mal digerita. Così, il consiglio di istituto del comprensivo Luini ha deliberato all’unanimità di scrivere ai sindaci di riferimento, Luino e Dumenza, per provare a cambiare le cose. Nella lettera, inviata per conoscenza anche alla Prefettura, si ventila un’ipotesi alternativa, l’uso della palestra : « Tutte le sedi scolastiche sono dotate di ampie palestre capaci di accogliere tutti i seggi dei comuni senza problemi, con i servizi igienici annessi e lo spazio adeguato per le guardie che soggiornano nottetempo – scrivono i componenti del consiglio di istituto d’intesa con la preside Raffaella Menditto – Molte palestre sono anche fisicamente staccate dal plesso in cui stanno le aule. Perché non approfittarne? Le uniche lezioni a trarne un piccolo disagio sarebbero le (pochissime in vero) ore di educazione fisica, già oggi spesso effettuate negli atrii o addirittura in classe ovvero in giardino quando il tempo lo permette. I plessi di Luino Centro e Creva ne sono un esempio evidente. A Maccagno le cose sono già organizzate in tal senso con soddisfazione della scuola che evita facilmente lo stop elettorale obbligato».

La richiesta, recapitata al sindaco di Luino Andrea Pellicini ha attivato subito la trafila autorizzativa: « Appena ricevuto la richiesta l’abbiamo inoltrata alla Prefettura che ha coinvolto sul punto il Ministero dell’Interno. Stiamo ancora aspettando la risposta che mi auguro sia positiva così da permettere lo svolgimento dell’attività elettorale senza intralciare la scuola».