Torna la tassa di sbarco sulle Isole Borromee
Torna la tassa di sbarco sulle Isole Borromee
STRESA – Il contributo di sbarco, 50 centesimi a passeggero, è di nuovo applicabile da febbraio. Il Tar Piemonte, all’inizio di dicembre, ha respinto il ricorso presentato dal ministero alle Infrastrutture contro il tributo, che nella formulazione originaria si chiamava tassa di sbarco, nel 2014. Ricorso che contestava l’applicazione della tassa di sbarco insieme a quella di soggiorno. Distinzione che la sentenza del Tar ha mantenuto solo per gli ospiti delle strutture ricettive dell’isola Bella e di quella dei Pescatori. La sentenza del Tar, almeno fino all’accoglimento di un ulteriore ricorso al Consiglio di stato del quale fino ad ora non si ha notizia, consentirebbe al comune di Stresa di reintrodurre subito il contributo di sbarco cui, oltre alla Navigazione Lago Maggiore, sarebbero tenuti anche i motoscafisti del servizio di trasporto pubblico non di linea, “salvati” dal versamento dei 50 centesimi lo scorso anno da una circolare ministeriale. Ma, ha spiegato nei giorni scorsi in consiglio comunale il sindaco Giuseppe Bottini: "La Navigazione Lago Maggiore ci ha chiesto una proroga di un mese per motivi organizzativi interni. Per questo proponiamo la sospensione del contributo per un mese". Marcella Severino (Progetto comune) e Alfredo Macrì del Giudice (Uniti per Stresa) hanno chiesto di soprassedere e tornare in consiglio per votare la proroga solo con la documentazione cartacea disponibile (la sentenza è stata scaricata da Internet), dopo un confronto in commissione. “C’è da rimettere mano al regolamento, soprattutto per ciò che riguarda i motoscafisti”, ha obiettato Severino. “Procedendo in questo modo rischiamo nuovi contenziosi e altre spese legali”, a detta di Macrì del Giudice. “Questa sera votiamo solo la proroga, non la reintroduzione del contributo. Quando avremo tutte le carte bollate a disposizione ve ne forniremo copia e saremo disposti ad ogni confronto possibile”, ha replicato il sindaco. Senza, però, convincere le minoranze che non hanno partecipato, nemmeno con una astensione o un voto contrario, alla votazione.
La tassa di sbarco, introdotta dall’amministrazione Di Milia nel 2014, era stata versata per i primi due anni solo dalla Navigazione Lago Maggiore. Su disposizione ministeriale, lo scorso anno, era stata estesa ai motoscafisti ma poi era arrivata la circolare ministeriale che precisava non potesse essere applicata in aggiunta a quella di soggiorno. A nulla era valso mutare la denominazione da tassa a contributo. La sentenza del Tar ha superato la circolare ministeriale.
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