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In arrivo 58 postini a tempo pieno. I sindaci esultano

L'accordo firmato tra tutte le organizzazioni sindacali lombarde e Poste, risolve, almeno in parte, il problema: il contratto dei portalettere passerà da part-time a full time. "Un successo" dice il capofila della protesta Domenico Gioia

La lunga vicenda dei disservi legati alla consegna della posta, pare segnare ormai una svolta importante. Giovedì 20 marzo è stato firmato l’accordo tra i sindacati, Cgil – Cisl- Uil Poste, Consal, Failp-Cisal e Ugl comunicazioni, e Poste per la trasformazione in full-time di tutti i 339 portalettere part-time attualmente impiegati in Lombardia. Una buona notizia per tutti cittadini varesini che da sempre devono sopportare disservizi di ogni genere, anche perché 58 degli oltre 300 portalettere sono destinati alla provincia di Varese. I portalettere in part-time verticale a tempo indeterminato saranno trasformati quindi in full-time dal 1° aprile 2014 e inseriti in azienda nei Centri di recapito dove risultano disponibilità e per ambito provinciale.
“E’ un passo importante – dice il sindaco di Brebbia Domenico Gioia – che va nella direzione auspicata. Ne abbiamo parlato questa mattina, sabato 22 marzo, durante l’incontro con i sindaci che hanno aderito al movimento di protesta. Ci siamo visti per spiegare l’esito dell’incontro che abbiamo avuto dal prefetto Zanzi con i dirigenti di Poste Italiane. Presenti questa mattina erano anche quattro deputati Angelo Senaldi, Maria Chiara Gadda e i senatori Erica D’Adda e Stefano Candiani.
L’accordo firmato con tutti i sindacati di categoria è una buona notizia perchè significa che Poste ha recepito le nostre osservazioni e sta rispettando gli impegni che abbiamo preso. A questo punto non ci resta che attendere, restando però molto vigli.
Non abbiamo alcuna intenzione di abbassare la guardia – spiega ancora il sindaco Gioia – i nostri incontri, quelli che hanno portato alla raccolta di 6.300 firme, continueranno. Sarà un modo per far capire a Posta Italiane che monitoriamo la situazione e che se non dovesse migliorare studieremo altri provvedimenti. Questo vale naturalmente anche per gli operatori privati che lavorano sul territorio: anche loro hanno creato spesso disagi con disservizi di vario genere. Il loro impegno per migliorare la consegna della corrispondenza deve essere chiaro e il problema risolto in tempi brevi.”

Pubblicato il 22 Marzo 2014
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