“L’esercito svizzero marcia su Gallarate e Sesto Calende”. Tranquilli, è il 1515
Nessuna invasione dalla Confederazione: è solo un account twitter che racconta giorno per giorno, in "tempo reale", la battaglia di Melegnano. Che cambiò il destino della Lombardia e pose le basi per la neutralità svizzera
«L’esercito svizzero si divide in tre colonne: una marcia su Sesto Calende, una si ritira su Novara e una su Gallarate». La notizia compare su twitter, ma tranquilli: la Svizzera non ha invaso nessuno, è solo una “notizia” del 1515, di cinquecento anni fa. Su twitter compare nell’elenco delle notizie grazie all’account @metatrou: i “cinguettii” in francese raccontano giorno per giorno le mosse che precedettero la battaglia di Melegnano del 15 settembre 1515, combattuta nelle fertili campagne a Sud di Milano.
L’idea non è certo nuova: raccontare gli eventi del passato “fingendosi” comunicatori in contemporanea è ormai un gioco che viene proposto da vari account. Tra gli esperimenti più riusciti c’era per esempio @realtimewwi, che ha raccontato giorno per giorno per anni la Seconda Guerra Mondiale come se fosse in diretta, mischiando grandi fatti (lo scoppio della guerra, le gigantesche battaglie) e piccoli fatti capaci di aiutare il lettore a identificarsi con l’uomo (o della donna) qualunque che – tra il 1939 e il 1945 – doveva fare i conti con il razionamento dei generi alimentari, i bombardamenti, le notizie dei parenti dal fronte. L’esperimento ha avuto successo, oggi @realtimewwi sta invece raccontando passo passo i quattro anni della Prima Guerra Mondiale, a suon di tweet giornalieri seguiti da quasi 10mila follower. Nel frattempo un altro account, @realtimewwii, ha preso in mano il racconto della Seconda Guerra Mondiale in Europa, con oltre 300mila follower. Più in piccolo, ci sono stati anche un paio di esperimenti per raccontare in diretta-twitter il 25 aprile del 1945, in occasione del settantesimo (tra cui quello di PierVittorio Buffa di Repubblica, limitato alla giornata del solo 25 aprile e al fronte di Milano).
Tornando alla battaglia di Melegnano 1515: è una battaglia oggi poco ricordata e conosciuta, ma in realtà importante per la storia della Lombardia e del Canton Ticino: dopo un ultimo infruttuoso tentativo di accordo avvenuto proprio a Gallarate a inizio settembre, si trovarono faccia a faccia da un lato l’esercito della Francia (già nazione in senso moderno) e degli alleati veneziani guidati da Bartolomeo d’Alviano, dall’altro gli svizzeri e il Ducato di Milano, che aveva rafforzato i rapporti con gli elvetici. Vinsero i transalpini e la Francia si riprese Milano, destinata poi a cadere sotto altra dominazione straniera, quella spagnola che si dimostrò più longeva (e anche lì c’entra una battaglia, quella di Tornavento).
Il massacro subito dalle truppe dei Cantoni indusse la Confederazione a consolidare il proprio potere territoriale tra le Alpi, più che a cercare nuove espansioni. Anzi, il Canton Ticino perse anche la Valcuvia e la Valtravaglia, il Vallese perse la Valdossola: tutti territori d’antica impronta viscontea, che ritornarono a Milano e dunque ai francesi. Secondo alcuni storici, poi, la disfatta in campo aperto a Melegnano contribuì a porre le basi per la neutralità odierna: ci vollero però ancora un secolo e più per la decisione definitiva, maturata in seguito alle guerre di religione tra cattolici e protestanti.
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