Cuore di mamma, si dirà, ma per i carabinieri non è stata una giornata all’insegna degli affetti quella di ieri ad Angera. I militari infatti hanno arrestato un ragazzino di 18 anni che aveva compiuto un’estorsione a un minorenne per un debito di droga. Quando lo hanno accompagnato a casa, ad Angera, per una perquisizione domiciliare, il giovane ha urlato qualcosa in arabo ai genitori. La madre si è affacciata alla finestra poi è rientrata in casa e a quel punto i militari hanno sentito distintamente un rumore di mobili spostati e lo sciacquone del water. L’ipotesi è che la droga sia stata eliminata in tutta fretta, ed è per questo che anche i genitori del ragazzino, di nazionalità marocchina, sono stati denunciati.

Il giovane era stato arrestato su ordine del pm Annalisa Palomba che ne aveva inizialmente disposto i domiciliari. Il ragazzo è accusato di aver cercato di estorcere 150 euro a un amico, minacciandolo ripetutamente con whatsapp e intimandogli di saldare un debito per l’acquisto di 15 grammi di hashish avvenuto qualche giorno prima.

I carabinieri, venuti a conoscenza della vicenda, hanno accompagnato di nascosto il minorenne nella zona dell’appuntamento, nei pressi di alcuni campi da tennis.  Le banconote erano cifrate e gli inquirenti hanno così colto sul fatto il pusher, che per il nervosismo ha colpito più volte i due militari accorsi.  In serata il ragazzo è finito in carcere perchè la presenza in casa dei genitori indagati ha impedito l’applicazione di una misura alternativa.