Un mazzo di fiori è stato posto sulla salita che dal ponte di Vedano Olona porta a Gurone proprio nel punto dove, domenica scorsa, ad attendere Elena Manfrinati c’era il destino. La chiesa di San Lorenzo è stracolma di gente per dare l’ultimo saluto a questa giovane donna. È così piena che in tanti si sistemano fuori, incuranti del freddo pungente e della neve annunciata. Gruppi di persone si dispongono ai lati del sagrato, quasi a voler formare un picchetto d’onore per dare l’estremo saluto a Elena, affiancati da 6 ambulanze dell’Sos onlus di Malnate, dell’Sos dei Laghi di Travedona Monate e della Cva  di Angera, schierate a testimonianza del suo impegno nella comunità. Moltissimi i volontari del soccorso in divisa, per lo più giovani e giovanissimi quasi tutti con un’espressione incredula in viso e l’aria frastornata da una morte improvvisa e crudele.
Le parole di don Gaetano raggiungono l’esterno, insieme agli applausi per Elena. E mentre cadono i primi fiocchi di neve, i gonfaloni escono dalla chiesa e le ambulanze accendono i lampeggianti, c’è anche la voce di Vasco Rossi  a ricordare, con la sua canzone “Gli angeli”, che: «dietro non si torna, non si puo’ tornare giù».

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"Mamma Silvana e papà Rolando vogliono ringraziare gli amici di Varese, di Gurone e Malnate, gli amici del SOS ed in particolare don Andrea Rabassini, un grazie a don Gaetano per la disponibilità nel creare una cerimonia particolare. E tutti i partecipanti"