Nuova Marna, le precisazioni del Circolo Canoa Kayak
Il presidente Marco Della Rosa spiega le motivazioni dell'associazione e in particolare i limiti della proposta di trasferire la sede vicino al Parco Europa
Pubblichiamo le osservazioni inviate da Marco Della Rosa, a nome del direttivo del Circolo Sestese Canoa Kayak in merito al dibattito sul progetto della nuova Marna. Della Rosa precisa in particolare i limiti della proposta di trasferire la sede dell’associazione vicino al Parco Europa.
Nel comunicato datato 14 dicembre del, Comitato per la Tutela del Basso Verbano, relativo a “Vecchio Forno e Marna” si esprimono, fra le altre, delle considerazioni circa la collocazione della sede nautica della nostra associazione, situata nell’area coinvolta dal progetto della nuova Marna.
Premettiamo che siamo consapevoli del ruolo svolto dal CTBV per la tutela dell’ambiente e del territorio e del suo diritto, comune a tutti i cittadini e a tutte le associazioni sestesi, di proporre un propria visione sui progetti di intervento nell’area del Circolo Sestese e della Marna, compresa quindi anche la visione che ritiene “perfetta” una eventuale collocazione della nostra sede nautica presso il Parco Europa, come dichiarato dal Presidente Balzarini durante uno degli incontri pubblici sull’argomento.
Ciò che invece non riconosciamo al CTBV è un titolo per assegnare patenti di oggettività o soggettività alle ragioni del CSCK, peraltro mal riportate – forse nemmeno conosciute, viene da sospettare – dagli estensori del comunicato; ragioni che sono state da noi esposte nel corso di tutti gli incontri ai quali abbiamo partecipato. Precisiamo infatti che è solo dal comunicato stesso che siamo venuti a conoscenza di questi ultimi giudizi gratuiti del CTBV sulle nostre ragioni. E’ mancata da parte del Comitato una qualsiasi richiesta di confronto in proposito; cosa certamente non dovuta, ma abbastanza sorprendente data la conoscenza con Balzarini.
Desideriamo tuttavia cogliere l’occasione per inquadrare la nostra associazione e per puntualizzare, una volta per tutte, la nostra posizione sulla collocazione della nostra sede nautica, frutto proprio di quella “oggettiva” valutazione delle “opportunità possibili” che il CTBV ci raccomanda di mettere in atto, cosa che – occupandoci di canoa da qualche decina di anni – abbiamo già effettuato da tempo.
Il Circolo Sestese Canoa Kayak è una associazione sportiva che pratica canoa cosiddetta di "acqua piatta" (di velocità), affiliata alla Federazione Italiana Canoa Kayak; è stato fondato nel 1973 sulle ceneri della Canottieri Sestesi, esistente dal 1923; la sede nautica è sempre stata quella attuale sotto P.zza Cesare da Sesto, nell’area del Circolo Sestese. Il CSCK ha oggi circa 160 soci, dei quali 90 sono atleti fra gli 8 e i 26 anni; svolge la propria funzione sociale attraverso l’attività agonistica giovanile, che ne è la prima ragione di esistenza, nonché attraverso la scuola di canoa e la collaborazione con altre associazioni ed istituzioni (Circolo Sestese, Campus, scuole, ecc.). La squadra guadagna da anni vari titoli nazionali e suoi atleti sono stabilmente convocati a partecipare – in maglia azzurra – a campionati Europei e Mondiali, dove hanno conquistato podi e conseguito importanti piazzamenti.
L’attuale sede nautica ha dei limiti di spazio e di struttura, sia per quanto riguarda il ricovero delle barche che per i servizi accessori (spogliatoi, palestra, ecc.). Tuttavia, ha il grande pregio di affacciarsi su un tratto di fiume adatto alla pratica della canoa, con riferimento in particolare ai mesi estivi. Il tratto antistante Sesto vede infatti un traffico di imbarcazioni da diporto relativamente ridotto e ben regolamentato. La maggior parte dei cantieri nautici – quelli più grandi – si trova a partire da circa 2 km a monte. Ne deriva un piano d’acqua abbastanza calmo e con poca onda, e non pericoloso dal punto di vista delle interferenze con il traffico nautico.
Pertanto, ad oggi, l’attività estiva di allenamento del CSCK si svolge presso la sede nautica di Sesto Calende, salvo un gruppo variabile di circa 20/25 atleti che nel periodo Giugno-Agosto si allena a Corgeno, presso la locale Canottieri. Parte di questi atleti (una decina, la squadra “A”, che comprende anche gli atleti di interesse della Nazionale e che effettua circa 10 uscite di allenamento settimanali) viene distaccata a Corgeno in ragione delle condizioni perfette del piano d’acqua necessarie all’allenamento di alto livello, parte invece per decongestionare la sede di Sesto, che dati i limiti citati durante il periodo estivo è satura nelle sue strutture.
La collocazione delle sede nautica presso il Parco Europa, da alcune parti suggerita, comporterebbe il suo affaccio a lago a nord del golfo di Sant’ Anna, davanti a Cicognola, su un tratto di lago stretto e al confine dalla zona di regolamentazione del traffico nautico. Questo significherebbe trovarsi a monte di un numero di cantieri nautici, alcuni dei quali grandi, che generano un consistente traffico di imbarcazioni da diporto verso nord, specialmente nei mesi estivi che anche per noi sono quelli di attività più intensa. Ciò crea una situazione di pericolo e disagio, dovuta sia all’ interferenza con l’intenso transito dei motoscafi stessi, sia all’ onda incrociata che si forma pressoché permanentemente, provocata dal contemporaneo passaggio dei natanti (vedere per credere: si provi ad andare con una piccola barca fra Sant’Anna e Cicognola in un pomeriggio d’estate). Avremmo – in definitiva – una sede nuova e probabilmente bella, ma condizioni di sicurezza in acqua e di allenamento molto più precarie. Facciamo presente peraltro che questo degli allenamenti sul Lago è un problema comune per esempio ad altre società dell’ alto Verbano, che d’estate si spostano sul lago di Mergozzo con le squadre.
E’ l’insieme delle ragioni sopra esposte ad averci portati a chiedere che venga mantenuta la collocazione attuale della nostra sede nautica (mai ad esprimere “un rifiuto di spostarsi”, come scritto dal CTBV), potenziandola per consentirci di concentrarvi le nostre attività sia estive che invernali (anche queste ultime sono ad oggi ripartite su più palestre oltre alla nostra, ospitata dal Circolo Sestese).
Concludendo, è evidente che non ci riteniamo nella posizione di porre condizioni o di imporre la nostra presenza alla cittadinanza sestese, essendo con la nostra sede ospiti del Comune e del Circolo, che anzi non possiamo che ringraziare.
Tuttavia, è altrettanto evidente che qualora venisse meno la disponibilità di una collocazione della sede nautica nell’area attuale, sarebbe il CSCK stesso, e non altri, a dover valutare – nella propria autonomia di libera associazione – l’idoneità al perseguimento delle proprie finalità sociali di eventuali soluzioni alternative che trovasse o che venissero proposte.
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