Sesto dà l’addio al partigiano “Siluro”
Classe 1921, si è spento nella giornata di lunedì. L'Anpi lo ricorda come "esempio di coraggio". Aveva contribuito a sminare la galleria del Sempione
Si è spento nella giornata di ieri, a Sesto Calende, Franco Carabelli. Classe 1921, Carabelli è stato uno dei protagonisti della Resistenza nel territorio dei laghi e sulle montagne piemontesi. I funerali si terranno domani, mercoledì 13 gennaio, alle 15 alla chiesa dell’Abazia.
Conosciuto con il nome di “Siluro“, lavoratore presso la Siai Marchetti e partigiano nell’83a brigata Comoli, Carabelli aveva raccontato alcuni episodi della Resisstenza lo scorso 25 aprile a Sesto Calende. In particolare aveva rivissuto i momenti che lo avevano visto impegnato in prima persona per liberare la galleria del Sempione dalle mine posizionate dai soldati tedeschi in ritirata.
L’Anpi di Sesto Calende con un messaggio pubblico ha voluto ricordare “il coraggio del partigiano Siluro indicandolo come esempio di Antifascismo combattente”.
Nel corso di un’intervista rilasciata per il volume “Il fiore meraviglioso II“, importante raccolta di testimonianze realizzata alcuni anni fa dall’Anpi di Ispra, aveva raccontato: «Io sono entrato nella Resistenza perché quando sono tornato dalla Russia, mese di maggio del ’43, ho lavorato un pò alla Siai e compagnia bella, poi ho capito l’antifona, che qui non andava bene perché era facile che dalla sera alla mattina ti ritrovavi in Germania. E allora ho preso la via della montagne. Alla Siai di Sesto Calende ne hanno precettati 300! Così ho preso la via della montagna e sono andato su, c’erano già degli altri. Eravamo in una ventina di Sesto, Tanzi, Luigi Besozzi, (1) Sergio Fedeli, Masnaghetti, il Biondo, il Brutto, io, eravamo quasi tutti di Sesto. Ne sono morti tanti, se ne sono salvati tre o quattro. Eravamo sul Monte Massone, che divide Anzola dalla Valstrona.». Leggi il racconto integrale.
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