“Sull’arrivo dei migranti l’ultima parola spetti ai Comuni”
Consiglio comunale acceso sulla questione che ha tenuto banco in città nell'ultima settimana
“I Comuni devono aver voce in capitolo in merito all’arrivo dei migranti sul territorio, e non essere informati a cose fatte”.
Sono le 21.45 e l’ultima parola sulla querelle che ha infiammato la città nell’ultima settimana la mette il sindaco Andrea Pellicini.
Succede che l’arrivo di 10 nuovi richiedenti asilo a Colmegna – gestiti da Caritas – nel prossimo mese abbia provocato una scintilla per numerose polemiche culminate nella decisione dell’amministrazione di fare dietrofront sull’accoglienza di richiedenti asilo, da 8 a 6, decisa dalla giunta giovedì.
Perché questa scelta? Perché questa “deriva ideologica” come l’ha descritta la consigliera d’opposizione Enrica Nogara, che nella sua interrogazione a inizio di seduta ha citato Don Milani per rappresentare l’obbligo morale dell’accoglienza?
Perché dare prima l’assenso all’accoglienza e addirittura alla gestione diretta dei richiedenti asilo facendo di Luino un ‘comune modello’ (parole dell’assessore Caterina Franzetti) e poi tirarsi indietro?
Risposte arrivate dopo un duro scontro verbale tornato sulla polemica sviluppata sulla stampa locale che ha riportato diffusamente, e con più voci, della questione.
Il sindaco ha chiuso sul punto dicendosi “Impressionato sulle cifre enormi, sui milioni di euro entrati nelle casse di molte associazioni che hanno fatto un business sui migranti. Il mio non è un attacco alla Caritas, ci mancherebbe, ma questi accordi che arrivino migranti senza autorizzazioni non sono corretti: il comune deve essere coinvolto e non prendere atto di cose già fatte. Ho quindi voluto dare un segnale con la decisione di ridurre il numero di migranti accolti dal Comune: e’ sacrosanto l’aiuto, ma teniamo conto di chi ha paura, e di quanti non sono d’accordo. Ho voluto dare un segnale di attenzione. Su questo tema vogliamo essere vigili”.
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