Ospedale Ondoli, le minoranze incontrano Brazzoli
«L'ospedale non rischia alcun depotenziamento» assicurano i consiglieri al termine della riunione con il Direttore dell’ASST. Resta però un'incognita: la sorte del punto nascite
I consiglieri dei gruppi di minoranza del Comune di Angera hanno incontrato martedì scorso Giuseppe Brazzoli, Direttore dell’ASST Valle Olona (che include gli ospedali di Angera, Busto Arsizio, Gallarate, Somma Lombardo e Saronno). Presenti all’incontro Bruno Di Blasio, capo gruppo di Angera DOC, Alessandro Brovelli e Flavio Barelli, rispettivamente capi gruppo di Angera Bene Comune e AngeraFutura. «Un incontro – spiega Di Blasio – voluto da tutte le forze di minoranza, per apprendere direttamente dal Direttore quali prospettive emergono all’orizzonte per il nostro Ospedale. Hanno preso parte alla riunione, invitati dal Direttore, Francesco Interdonato, Dirigente Responsabile dell’area Chirurgica e Alessandro Paladini Molgora, in qualità di Sindaco».
«Il Direttore – riporta il capo gruppo di Angera Doc – ha assicurato che l’ospedale non rischia alcun depotenziamento. Qualche rischio serio in tal senso ci sarebbe potuto essere nel caso in cui l’Ospedale di Angera fosse confluito in altre ASST quale quella di Varese. Mentre l’inclusione in una ASST come quella della Valle Olona, consente all’Ospedale C. Ondoli di mantenersi “defilato” in posizione periferica rispetto agli altri ospedali di Busto, Gallarate, Saronno e Somma Lombardo. E questo è un indubbio vantaggio geografico in quanto vi sarà un sostanziale bisogno di mantenere ad Angera un presidio ospedaliero di riferimento con un portafoglio di servizi diversificato, incluso il Pronto Soccorso, che rimarrà immutato. Diversa la situazione per ospedali quali Busto e Gallarate che sono molto vicini e che offrono medesimi servizi. La parola chiave più volta richiamata all’attenzione dal Direttore è “servizio”: la trasformazione organizzativa all’interno dell’ASST si pone l’obiettivo di migliorare ed efficientare l’intera struttura con un obiettivo su tutti, quello di assicurare ai cittadini un livello di servizio sanitario completo e adeguato. Il Direttore ha condotto nei primi mesi dell’anno un approfondito studio sulle caratteristiche del nostro territorio, al fine di individuare quali siano i bisogni principali dei nostri cittadini in tema di sanità ospedaliera. E a questi bisogni si risponderà con un servizio adeguato e di qualità».
Alessandro Brovelli di Angera Bene Comune ha illustrato in concreto i punti toccati durante l’incontro:
«Per quanto riguarda il pronto soccorso, l’intenzione è quella di mantenere in toto la funzionalità attuale, anche per sgravare gli altri grandi ospedali che spesso sono in difficoltà; Per l’ambulatorio di urologia: una delle principali problematiche delle fasce più anziane, che al momento ad Angera non è trattato. Poichè i reparti di Busto e Gallarate andranno in breve incontro ad una fusione, sarà possibile, a parità di personale, liberare delle risorse che potranno essere usate ad Angera. Nel nostro Ospedale non verranno effettuati interventi chirurgici, ma si creerà un ambulatorio per effettuare un primo screening, evitando che i pazienti debbano andare ogni volta nei grandi ospedali anche solo per una breve visita. Un altro punto riguarda il laboratorio analisi: sembra plausibile che il laboratorio sarà accorpato agli altri. Ad Angera verranno effettuati i prelievi e consegnati i referti, in modo tale che per le persone non cambi nulla».
Ancora da definire è invece la sorte del punto nascite: «Sono state richieste due deroghe al ministero ed a regione Lombardia – ricorda Brovelli – per mantenere aperto il punto nascite, ma al momento è difficile prevedere l’esito delle richieste. Ad avviso del D.G., la speranza di sopravvivenza del punto nascite è legata al fatto che Angera offre un servizio sovra-regionale, essendo tutta la sponda piemontese sguarnita. In ogni caso, è stato molto chiaro nel dire che sarà già un successo se si riuscisse a mantenere il punto nascite attivo; a questo riguardo ci ha chiaramente detto che tutte le richieste di potenziamento (terapia intensiva neonatale, culle speciali, etc) sono uno spreco di energie».
«Anche AngeraFutura condivide in pieno quanto comunicato dalle altre minoranze – ha concluso il rappresentante del gruppo Flavio Barelli -, vorremmo solo evidenziare che le risorse che alcune persone stanto mettendo in campo per la presunta salvaguardia dell’ospedale potrebbero essere usate per qualche cosa di più costruttivo, attese le rassicurazioni direttore, rassicurazioni espresse anche in presenza del Sindaco e qùindi a nostro avviso la popolazione va rassicurata e non allarmata».
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