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Si persero i resti del padre: cita il Comune per danni morali

Si persero i resti del padre: cita il Comune per danni morali

VERBANIA – Nel 1982, durante l'esumazione, si persero le spoglie del padre. A distanza di 31 anni, il figlio, Silvano Uccellotti cita il Comune per danni, quantificandoli in 25mila euro. Il padre del richiedente era stato inumato al cimitero di Intra nel 1969.

La richiesta è elevata dice però l'amministrazione, che dopo aver tentato una mediazione, riuscendo a convincere la sorella ma non lui, dà mandato all'avvocato Alessandra Simone, di procedere.
«Si tratta di fatti ed avvenimenti assai risalenti nel tempo che gli uffici competenti non sono riusciti a ricostruire con esattezza e nella loro interezza i fatti e gli accadimenti, anche a causa del decesso dei soggetti in allora addetti al servizio cimiteriale – si legge nelle deliberazione della Giunta che dà mandato all'avvocato -.
Per la medesima vicenda, il Comune ha trovato un accordo in sede di mediazione con la sorella dell'attore, accordo che tuttavia non è stato possibile concludere con il Sig Uccellotti, a causa della esorbitanza delle richieste risarcitorie.
Ritenuto, pertanto, che le pretese risarcitorie dell'attore siano del tutto esorbitanti e sproporzionate rispetto al danno effettivamente subito e che sia necessario costituirsi e resistere nel giudizio […]
».

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Pubblicato il 12 Giugno 2018
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