Per il papa a Rio, la carica dei 60 varesini
Partiranno venerdì i 61 giovani varesini che parteciperanno alla Giornata Mondiale della Gioventù, di Rio de Janeiro, la prima "guidata" da Papa Francesco
Sono già prontissimi per partire: il loro aereo per il Brasile si alza in volo venerdì.
Sono 61 i giovani varesini in partenza per la Giornata Mondiale della Gioventù di Rio de Janeiro, la prima "guidata" da Papa Francesco. «Siamo il gruppo più numeroso della diocesi – spiega don Paolo Boccaccia, tra gli organizzatori della "spedizione" – I ragazzi arrivano principalmente da Laveno Mombello, Gavirate e parrocchia di Carnago-Solbiate Arno. Ma arrivano un po’ da tutte le parti: Brebbia, Leggiuno, Castelseprio…»
Il gruppo partirà venerdì 19: «Andiamo prima a San Paolo, perchè la diocesi di Milano è gemellata con quella città: così innanzitutto conosceremo la comunità e la chiesa locale – continua don Paolo – Da lì ci sposteremo verso Rio de Janeiro, dove resteremo fino al 30. Dal 30 ci concederemo un piccolo tour: alle cascate di Iguazu, a Brasilia e a Salvador de Bahia. Il ritorno è previsto per il 5 agosto». Dormiranno in famiglia o negli oratori delle parrocchie, e non manceranno anche le responsabilità impegnative : «Avremo la responsabilità dell’animazione e della catechesi in italiano nei tre giorni di mercoledi, giovedi e venerdì: gli italiani sono circa 7000».
La compagine varesina è fatta da ragazzi 18 anni in su: «Il più giovane ne ha diciassette, ma compie i 18 anni quest’anno. Con loro c’è però anche la signora Flaminia, la responsabile Caritas di Varese che quest’anno compie 80 anni ma non si è mai persa una giornata mondiale della Gioventù, fin dalla prima edizione».
Per l’occasione, è stata creata anche una pagina facebook e un account twitter, dal nome: “GMG Decanati di Besozzo e Carnago” la prima e “@gmg_beca” il secondo. «Più precisamente, si tratta un account di Twitter collegato alla pagina facebook – spiega Alessandro, 19 anni, di Brebbia che curerà materialmente la parte “social” del viaggio – Ho amici in Brasile e ho scoperto che dalle Parti di Rio la connessione è pessima, tranne qualche wifi nei centri commerciali. Così abbiamo deciso di lavorare soprattutto su twitter, che richiede meno connessione».
Per Alessandro è la prima “gmg”, perdipiù in un paese tanto lontano: «Io ho sempre viaggiato in Europa, questa è la mia prima volta oltre oceano, se si toglie quella volta che sono andato a San Francisco: ma avevo tre anni, non ricordo nulla. Certo c’è un po’ di agitazione prima della partenza, perché non so bene verso dove vado – spiega – Abbiamo fatto molti incontri di preparazione ma mi hanno già spiegato che non danno l’idea di quello che succederà. Ci dicono però che la realtà è straordinaria». In compenso, la valigia è già quasi pronta: «La prima cosa che ho fatto è stato comprare le medicine: ci hanno dato una lista lunga così. Poi ho fatto scorta di materassini, perchè non sappiamo bene dove dormiremo: così ne ho preso uno gonfiabile per dormire e uno rigido per il luogo della messa, che pare sia un grande campo di pascolo».
Non ci sono timori però: «Chi ha organizzato ci ha preparato davvero molto bene – continua Alessandro – Dal punto di vista spirituale, ma anche da quello più pratico. Tra l’altro è stato incredibile l’aiuto delle parrocchie: siamo riusciti ad autofinanziarci una bella fetta del viaggio, che in effetti è un po’ impegnativo economicamente, con l’aiuto dei parrocchiani».
Uno straordinario gesto di solidarietà, partito da lontano: «Dalla diocesi di Milano partiamo in 225, solo noi varesini siamo 60: perché ce l’abbiamo fatta in così tanti? Proprio per il gran lavoro di coinvolgimento della comunità – spiega con orgoglio don Paolo – Abbiamo lavato le macchine, abbiamo fatto la lotteria, abbiamo regalato salvadanai per cominciare a risparmiare fin dalla giornata della gioventù scorsa… E la gente ha partecipato tanto, perché ha sentito che in questo modo dava un mandato ai ragazzi per rappresentare la comunità di origine. Il risultato è che per un viaggio dal costo complessivo di circa 1900 euro spesso si sono raccolti contributi per più di mille».
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