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Belgirate, foto naziste: la vincitrice del bando rinuncia, il Comune non avrà un addetto alla comunicazione

Immagini postate per condannare il nazismo, spiegano

Belgirate, foto naziste: la vincitrice del bando rinuncia, il Comune non avrà un addetto alla comunicazione Immagini postate per condannare il nazismo, spiegano

BELGIRATE –  Caso chiuso. La Giunta di Belgirate ha accettato la rinuncia all'incarico professionale di addetto alla comunicazione del Comune da parte della vincitrice del bando e ha dato mandato al responsabile di servizio di non procedere all'aggiudicazione dell'incarico al secondo concorrente in graduatoria ma di rinunciare all'affidamento dell'incarico ritenendolo troppo oneroso.
Si legge nella determina di Giunta «Successivamente all'aggiudicazione dell'incarico, su alcuni profili Facebook sono stati pubblicati foto e commenti in cui potrebbe essere interpretata una correlazione della signora Galluzzo con le ideologie fasciste e nazista. La Giunta comunale, venuta a conoscenza di quanto sopra, ha immediatamente convocato la signora, la quale ha presentato le proprie giustificazioni al fatto che sul proprio profilo personale Facebook erano state postate determinate foto che fanno riferimento al nazismo e che il motivo per cui erano state inserite non era assolutamente quello di promuovere o assecondare l'ideologia nazista ma, bensì, per motivi esattamente contrari all'interpretazione data; ciò nonostante prendeva atto che, comunque, quanto accaduto creava sicuramente una situazione di disagio per quanto concerne l'immagine del Comune e per l'espletamento dell'incarico conferitole».
La vincitrice del bando, tramite il proprio legale ha quindi rinunciato all'incarico, confermando «condanna senza se e senza ma dell'ideologia fascista e nazista e di tutti i crimini d'odio perpetuati dai partiti fascisti e nazisti». Il Comune dal suo canto, pur ritenendo che la vincitrice del bando abbia "ampiamente giustificato" la posa di quelle foto, "ciò nonostante ha subito un danno d'immagine tale da non consentire l'attivazione di un rapporto contrattuale".     
Sul caso si erano espressi anche i deputati Enrico Borghi ed Emanuele Fiano, che avevano presentato un'interrogazione parlamentare. 
 

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Pubblicato il 15 Giugno 2018
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