“Per gestire l’accoglienza ci vuole più solidarietà tra sindaci”
La rete civica dei sindaci scrive al Prefetto Zanzi mettendosi a disposizione per diffondere la cultura dell'accoglienza diffusa. Sono 42 i comuni che accolgono i 1760 migranti arrivati nel Varesotto
Diffondere la cultura dell’accoglienza proficua per aumentare l’accoglienza diffusa.
I sindaci di Comerio Silvio Aimetti e Maccagno con Pino Veddasca Fabio Passera hanno consegnato una lettera al Prefetto Giorgio Zanzi con cui manifestano la disponibilità a collaborare per “ diffondere la politica dell’accoglienza diffusa, specie tra quei Comuni che ancora non hanno attivato progetti di accoglienza».
I due sindaci rappresentano la rete civica costituitasi per migliorare l’accoglienza della Provincia di Varese: « Siamo convinti che la reciproca solidarietà tra Pubblici Amministratori sia fondamentale in questo momento storico – hanno detto Aimetti e Passera – non è più pensabile che vi siano Comuni che non facciano la loro parte»
In provincia, fino all’ottobre scorso, erano ospitati 1760 migranti, suddivisi su 42 comuni con carichi maggiori che gravano su alcuni enti pubblici: «Venerdì 18 novembre si è tenuto , con una buona partecipazione di Amministratori, il convegno organizzato da UPEL su nostra richiesta. La dottoressa Di Capua direttrice centrale del sistema SPRAR ha chiaramente spiegato agli Amministratori le significative opportunità e migliorie insite in questo strumento, che sicuramente potrebbe convincere chi ancora non ha attivato un progetto, nel procedere a farlo. La gestione diretta del Comune, la possibilità di includere nella rendicontazione anche servizi che abbiano una ricaduta positiva sui nostri cittadini, sono solo alcuni dei punti a favore dello SPRAR».
Progetti di accoglienza collaborativa sono in atto già in parecchie realtà a partire dagli stessi Comerio e Maccagno per allargarsi a realtà più popolose: « Nei prossimi giorni – hanno annunciato i due sindaci – daremo riscontro al direttore della Caritas Ambrosiana dottor Gualzetti, che avevamo incontrato qualche settimana fa, come da accordi gli invieremo lo stato aggiornato al 20 ottobre dei migranti accolti nella nostra Provincia suddivisi tra i vari Comuni, in modo tale che Caritas, si possa attivare presso quelle Parrocchie appartenenti a Comuni che ancora non ospitano».
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