Chiusa la pediatria, i sindaci: “Hanno deciso senza coinvolgerci”
Brovelli chiede un incontro con i sindaci del distretto per portare istanze concrete all'incontro con Brazzoli. Molgora: "Questa riforma è un fallimento"
“Ho scritto ai sindaci del distretto per incontrarci ed elaborare delle proposte da presentare al dottor Brazzoli nell’incontro che avremo il 13 dicembre prossimo. Penso che in questo momento di cambiamento, ascoltare le istanze dei sindaci, che sono i rappresentanti dei cittadini di questo territorio sia fondamentale per non arrivare a subire delle decisioni, drastiche e non condivise, come è avvenuto questa mattina con la chiusura della pediatria dell’ospedale di Angera“.
Parte da Monica Brovelli, primo cittadino di Ranco, l’appello ai sindaci del territorio a unirsi e chiedere di essere coinvolti maggiormente nelle scelte che riguardano la sanità.
“Ne abbiamo fatto richiesta più volte ma ora è prioritario conoscere in modo dettagliato come cambierà l’ospedale con la riforma – spiega Brovelli – per capire come rispondere ai cittadini che ci chiedono chiarimenti e rassicurazioni e in futuro vorremmo essere informati prima di trovarci di fronte al fatto compiuto. Dobbiamo far comprendere inoltre ai dirigenti della sanità l’importanza di alcuni servizi, che stiamo perdendo e chiedere di costituire un tavolo tecnico che coinvolga anche le amministrazioni comunali. Chiedo ai miei colleghi di essere presenti, anche superando le logiche di partito, perché stiamo parlando del diritto alla salute di un territorio che conta cinquantamila persone e proprio i cittadini ci hanno votato per rappresentare i loro interessi e bisogni”.
Sulla vicenda è intervenuto anche il sindaco di Angera, Alessandro Molgora, fortemente deluso e scettico in merito alla riforma: “Organizzino prima di togliere oppure dichiarino il proprio fallimento, non il nostro di cittadini che chiedono garanzie per la propria salute e quella dei figli. Si stanno perdendo i valori etici minimi – prosegue Molgora – È inumano rimandare ad altro momento o inviare altrove su una ambulanza un bambino che arriva in un pronto soccorso per una consulenza. Espone a rischi il bimbo e il medico di Pronto soccorso. Prima si organizzino i presidi territoriali e poi si pensi a chiudere. Non viceversa. La pediatria dell’ospedale di Angera sta svolgendo una funzione fondamentale per l’assistenza in urgenza e la cura dei bambini” (vai all’articolo con le dichiarazioni del sindaco di Angera).
Anche il Comitato permanente per l’ospedale Ondoli, come ha fatto più volte in passato, ha chiesto ai sindaci del piano di zona di attivarsi al più presto per difendere la struttura e i suoi servizi e ha commentato con amarezza la decisione di chiudere la pediatria: “Una scelta assurda oltretutto fatta senza alcuna comunicazione preventiva ai medici e al personale che denota completa mancanza di rispetto per i lavoratori, per i cittadini e per i sindaci che li rappresentano. E la mancanza di rispetto per i 7000 firmatari della nostra petizione“. (vai all’articolo con le dichiarazioni del comitato).
Leggi anche – Ecco perché ho scelto di far nascere i miei figli ad Angera
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.