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Nelle acque del Verbano batteri più resistenti agli antibiotici

Lo rivela una ricerca del Cnr trattata in in un articolo del quotidiano La Stampa

Avarie

Nei batteri del Lago Maggiore sono presenti 12 geni di resistenza agli antibiotici più utilizzati. Lo rivela un articolo pubblicato ieri, 10 marzo, su La Stampa.

L’articolo si rifà ad uno studio sugli Ecosistemi del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR – ISE) di Verbania che dal 2013 con un team di esperti monitora la comunità batterica presente nelle acque del Lago Maggiore.

Il Cnr di Verbania era stato interpellato da Varesenews anni fa quando su di un altro lago, quello di Varese, si verificò una fioritura anomala di cianobatteri, quelli che producono le alghe colorate.

Anche questa volta il problema ha probabilmente a che fare con l’uomo.

Il motivo di tutto ciò risiederebbe nell’incremento dell’uso di antibiotici: sia medicinali per l’uomo, sia agenti impiegati negli allevamenti, impiegati per aumentare la crescita degli animali, più che per curare malattie.

Le acque reflue, che finiscono nel lago, condizionano la comunità batterica presente, che diventa così più resistente agli antibiotici.

Pubblicato il 11 Marzo 2017
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