Lunedi 27 marzo si è dato avvio al corso di “Difesa Personale Femminile” dell’ Amoruso Kick Boxing School, patrocinato dal Comune di Brebbia. Nasce da un progetto presentato dai titolari della scuola, i maestri Maurizio Amoruso (cintura nera IV° dan) e il maestro Angelo Amoruso (cintura nera VI° dan). Progetto rivolto ai cittadini di Brebbia e non residenti che questa Amministrazione ha subito accolto con grande piacere.

«E’ intenzione – dichiara il Sindaco Alessandro Magni – di questa Amministrazione attivare qualsiasi iniziativa che abbia come fine quello di elevare la sicurezza personale, fisica e mentale dei propri cittadini.
Purtroppo oggi le adolescenti e le donne sono i soggetti a maggior rischio, come documentano i numerosi casi di cronaca recente».

«Imparare a prevenire – sottolinea il Vicesindaco Francesca Marino – è la mossa giusta per mettersi al riparo da incontri potenzialmente spiacevoli e da eventuali situazioni di rischio. Fornire loro nozioni semplici e basilari di autodifesa nelle situazioni di pericolo improvvise, come si propone questo corso, permetterà loro almeno di limitare i danni, aumentare la propria autostima e la determinazione nell’affrontare situazioni di pericolo».

«Questi motivi – dichiara Francesco Roncari, consigliere con delega allo Sport – ci hanno fatto ritenere l’iniziativa meritevole, per il particolare valore sportivo, educativo e sociale che la stessa riveste.
Molta è la soddisfazione nel constatare le decine di iscrizioni fino ad ora pervenute, con più di 30 partecipanti».

«Questo corso si aggiunge alle numerose attività sportive che dallo scorso settembre animano la Palestra della Scuola Media di Brebbia – evidenzia il Sindaco Magni – rendendo la nostra struttura di nuovo protagonista sul territorio e fonte di alto valore aggregativo e di offerta per i nostri cittadini, che cercheremo sempre più di ottimizzare e ampliare per la prossima stagione».

Il corso si struttura in 10 lezioni gratuite ogni Lunedì dalle 20.00 alle 21.00 presso la palestra della Scuola Media “Don Guido Macchi”.