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Botta e risposta sul presidente del consiglio comunale

Quattro consiglieri di minoranza firmano una mozione di censura. La risposta del gruppo Lega Nord

Cronaca luino

In una mozione pubblicata da Lo Stivale Pensante quattro consiglieri di minoranza (Nogara, Petrotta ed Agostinelli ) annunciano una mozione di censura nei riguardi del presidente del consiglio comunale di Luino Davide Cataldo per la condotta nel corso dell’ultimo Consiglio Comunale.

Pubblichiamo di seguito la nota giunta alla redazione di Varesenews a firma Vice sindaco, capogruppo e segretario della Lega Nord.

Vice sindaco, capogruppo e segretario della Lega Nord respingono al mittente il tentativo di censura nei confronti del Presidente Cataldo:

I quattro consiglieri firmatari della mozione cercano di incolpare altri dei propri errori di procedura amministrativa, raramente infatti si leggono dichiarazioni così colme di errori e prive di qualsiasi fondamento.

Cominciamo col dire che le regole amministrative di questa nazione sono molto chiare ed è pura invenzione che i politici che ricoprono incarichi di presidenza debbano smettere di essere tali e non possano esprimere le proprie opinioni politiche al di fuori del compito istituzionale, basti pensare a chi presiede le due camere del Parlamento, ci dicano i quattro consiglieri se davvero queste due alte cariche non fanno mai dichiarazioni politiche di parte, ci sembra tutto il contrario, addirittura sono firmatari di disegni di legge.

In tutta questa vicenda riaffiora la consueta incoerenza nel PD che un giorno fa comunicati stampa dove dichiara che vietare agli amministratori la libera espressione su quotidiani e social network è una pericolosa deriva antidemocratica mentre il giorno dopo firma una censura per impedire al Presidente del Consiglio di farlo.

Il Presidente Cataldo è stato eletto prima dai cittadini nella lista di maggioranza e poi ulteriormente votato dal Consiglio Comunale che ha scelto il proprio Presidente dalle fila del gruppo consigliare Lega Nord, egli ha l’obbligo di essere sopra le parti e garante di tutti i consiglieri “durante lo svolgimento delle proprie funzioni” questo quanto prescrive la legge e tutti i verbali e le trascrizioni delle sedute dimostrano che ha sempre svolto il suo compito tenendo fede a questo impegno, concedendo a tutti la parola quando previsto e spesso anche richiamando all’ordine assessori e consiglieri di maggioranza. Finito il Consiglio Comunale è e rimane quindi un esponente e militante che fa politica attiva sul territorio come tutti gli altri.

Entrando nel merito della questione mozione frontalieri presentata nell’ultimo consiglio viene quasi da sorridere perché qui siamo forse di fronte all’unico tentativo nella storia cittadina di censurare un Presidente per aver applicato il regolamento e non per averlo disatteso, durante la seduta il Sindaco si è rivolto al Consigliere Taldone proponente la mozione per chiedere che fosse rinviata alla seduta successiva (non cancellata) dopo una condivisione in commissione e quindi spettava solo al consigliere titolare del protocollo dare risposta in tal senso. Proprio perché si tratta solo di un rinvio e non di una cancellazione a nessuno è stata tolta la possibilità di esprimere la propria opinione nel merito della mozione stessa, anzi al contrario portando la mozione in commissione e poi ancora in consiglio, ogni gruppo consigliare avrà due momenti diversi per potersi esprimere come crede. Elogiamo quindi la tempestiva lucidità del Presidente perché in pochi istanti deve prendere decisioni di questo tipo e finora lo ha fatto sempre negli argini del regolamento di funzionamento del C.C.

Ci stupisce piuttosto leggere certe macroscopiche inesattezze dal capogruppo della lista Altra Luino composta da esponenti locali del PD Franco Compagnoni. Per uno che è stato vice sindaco e si è addirittura proposto alla città per fare il sindaco scrivere: “una volta ritirata la mozione il Presidente doveva aprire il dibattito” è molto strano e lo prendiamo per un temporaneo abbaglio, è vero infatti tutto il contrario: una volta ritirato un punto all’ordine del giorno il presidente NON PUÒ più aprire il dibattito.

Rinnoviamo dunque la nostra fiducia nel Presidente Cataldo che abbiamo sentito e si dice comunque contento del deposito della mozione perché convinto che sia un giusto diritto delle opposizioni e che sarà così il Consiglio a certificare il suo operato.

Vice Sindaco Alessandro Casali

Capogruppo Antonio Palmieri

Segretario Lega Nord Davide Bellini

Pubblicato il 03 Giugno 2017
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