Il mercato di Luino avrà il suo “fuori salone”
L’evento dedicato ai maestri artigiani dei tessuti: si terrà il 26 luglio dalle 10 sul lungolago. Il 21 invece vernice di una mostra nel centro storico dedicata al lino
Un’installazione temporanea dedicata alla nobile fibra del lino, che fungerà da ‘volano’ per richiamare l’attenzione all’esposizione artistica e mostra pedagogica in corso nel cuore pulsante dell’antico borgo.
È questa la novità che dal prossimo 26 luglio animerà il mercato del mercoledì, fiore all’occhiello per un appuntamento dello shopping che attira in città ogni settimana migliaia di turisti soprattutto dall’estero.
IL “FUORI SALONE” – Un vero e proprio “fuori salone” del mercato di Luino, insomma, che verrà anticipato il 21 luglio, quando a partire dalle 18.30, il borgo antico della città – ritrovo in via Cavallotti – si “vestirà” con eleganti ed artistici drappi di tessuto in 100% lino. La mostra è patrocinata dal Comune di Luino è dalla Comunità Montana Valli del Verbano.
Il merito va alle eccellenze artigianali ed imprenditoriali del tessile e dell’abbigliamento, le quali hanno desiderato proporre un’iniziativa per riscoprire le radici di un territorio che, in un passato lontano, si distingueva nel mondo proprio in questo settore.
Ora lo si rilancia, rinnovandone il “concept”, adeguandolo ai tempi attuali, proponendo una fibra nobile che, si dice, serbi le proprieta’ intrinseche persino per abbigliare dee egizie come Iside.
IL PROGETTO – Il progetto è stato ideato e sviluppato da Monica Elisabetta Trussi con altri creativi e comunicatori con pluriennale esperienza nel settore. Monica Trussi esprime la forza della raffinatezza italiana nel mondo, affondando le sue radici familiari nella tradizione toscana, conosce le proprietà e la lavorabilità dei tessuti ed ha tra le sue competenze un valore aggiunto: la profonda conoscenza dei filati pregiati e nobili che esprime nelle sue collezioni.
«Ho partecipato ad una mostra open air a Milano che mi ha ispirata», dice la creativa, aggiungendo che «Il centro storico di Luino, e un fuori salone nel tradizionale mercato del mercoledì saranno il palcoscenico di un’esposizione della pregiata fibra che impreziosirà le location con istallazioni artistiche semplici e discrete ma di grande impatto visivo, tattile e emotivo».
“Linum usatissimum”, materia del tutto sostenibile, il cui percorso verrà illustrato partendo dal semplice “seme” sino ad arrivare al prodotto finito, narrandone la filiera interamente tracciata e certificata’.
LE ECCELLENZE DEL TESSILE – La famiglia Oldani, che da 40 anni opera nel settore della camiceria su misura, ha creato bozzetti per le grandi firme italiane che hanno scritto la storia della moda internazionale e Giovanni Sassolini, attualmente Presidente dell’Ente Mostra Valtiberina, che ha scelto di partecipare dopo la sua visita a Luino del mese scorso con i tessuti della sua storica Busatti, coinvolgendo Fabrizia Caniato: tutti loro hanno creduto per primi nel progetto di riportare a Luino la tradizione del tessile con un gusto contemporaneo.
All’interno di un percorso ritmato da allestimenti aerei e vetrine ulteriore esperienza didattica-comunicativa:, vedi il “Giardino delle piante tintoree e da fibre”, organizzato nella caratteristica e storica corte del colorificio Luinese di Angela Bossi.
Molte le piante preziose per tingere in modo naturale i tessuti tra cui sambuco, edera e la camelia sinensis.
IL MERCATO – Il mercato di Luino è un ‘open air’ che affonda le sue radici nella storia della città, rappresentando nel tempo un elemento sia culturale che propulsivo per lo sviluppo turistico e commerciale dell’Alto Verbano.
L’ immagine del mercato rappresenta anche il genius loci, lo spirito del luogo, risultato della storia di un territorio, delle risorse tangibili e intangibili di un’area che si evolvono nel tempo. Le tante bancarelle ne esprimono l’identità, ne valorizzano la vocazione e avvalorano il contesto, anche come destinazione turistica. Il nostro mercato, infatti, rappresentava negli anni del boom del tessile un punto di riferimento per l’ acquisto di stoffe.
LA STORIA – Il mercato si presenta nel cuore dell’Europa, a Luino, in una Città che si fa portale aprendosi al vecchio continente: con Carlo V nel 1535 si concesse a Luino, con il permesso dell’Imperatore, che il mercato si tenesse a settimane alterne con Maccagno. Tante le bancarelle del settore tessile con lane, tele, fili, pizzi e tinture: il quadro di metà ‘800 vede Luino protagonista di quella che sarà una vera e propria esplosione nell’industria tessile con la nascita di tintorie e stamperie su tela, filande a vapore con torcitoi. Nel 1847 esistevano attività con molti addetti, per fare un esempio, una azienda di un totale di 369, una filanda con 300 operai e e tre filatoi con 700 operai. Nell’inchiesta industriale del 1872 abbiamo ancora dei numeri notevoli e agli inizi del ventesimo secolo, la nostra industria vantava macchinari tessili esportati persino all’estero in tutte le regioni seriche del mondo: da Shanghai alla Russia degli Zar. Insieme alle macchine andarono in Russia montatori e ‘maestre’ per insegnarne l’uso agli stranieri. Oltre alla seta, il nostro territorio vanta una notevole storia anche di cotonifici. Nel 1873, gli Hussy proponevano a Luino una tessitura per prodotti di qualità, come stoffe fantasia,fazzoletti, cotonine colorate. La tessitura era dotata di 100 telai acquistati in Svizzera e in Inghilterra cresciuti a 400 nel 1873. Nel 1878 in Svizzera gli Hussy si allearono con Winterthur e Vosch e impiantarono a lato della tessitura, una filatura che utilizzava la crescente importazione di cotone greggio dall’America. Grazie a queste innovazioni industriali gli Hussy installarono il primo telefono luinese tra lo stabilimento, la stazione e l’imbarcadero nel 1926 davano lavoro a 1100 dipendenti.
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