L’arciverscovo di Milano in visita alle parrocchie del Luinese
Visita alle 7 alla chiesa di Curiglia e poi via via negli altri centri del decanato per monsignor Mario Delpini. "Rimettere al centro le periferie"
“Partire dalle periferie e riportarle al centro”. Questo spirito, mutuato da papa Francesco, ha spinto monsignor Mario Delpini a recarsi a partire dalle 7 di questa mattina nell’ultimo lembo di terra italiana, a Curiglia con Monteviasco, estremo nord della provincia per una prima, ma approfondita, visita al decanato di Luino.
Accompagnato dal decano e prevosto di Luino, don Sergio Zambenetti, il nuovo arcivescovo della Chiesa ambrosiana, è partito dalla piccola chiesa di montagna per concludere poco dopo mezzogiorno al Santuario del Carmine di Luino la sua prima visita da arcivescovo.
Tra i 73 decanati della diocesi di Milano, mons. Delpini ha scelto di cominciare il suo pellegrinaggio nelle Chiese della nostra terra dal più lontano, quello cioè di Luino, perché come sottolinea molto spesso Papa Francesco, bisogna partire dalle periferie e farle sentire al centro, come si trova scritto nei Vangeli.
«Stiamo vivendo settimane intense dal punto di vista spirituale e tutti ce ne siamo accorti – dichiara il prevosto e decano di Luino don Sergio Zambenetti – dalla settimana mariana con la presenza della statua della Madonna di Fatima alla Festa del Carmine. La nomina del nuovo arcivescovo ci rallegra e ci apre alla speranza. Lo avevamo incontrato il 3 luglio presso il Santuario del Carmine dove ha consegnato la lettera conclusiva della visita pastorale del cardinal Scola con le linee guida per il prossimo futuro, tra cui l’indicazione di costituire la Comunità Pastorale tra le cinque parrocchie di Luino (Luino, Colmegna, Motte, Creva e Voldomino).
E’ stato molto bello e significativo pregare con il nuovo arcivescovo la mattina di lunedì 24 luglio nelle Chiese del Decanato ed è stato per me un onore essere l’accompagnatore di monsignor Delpini in questo pellegrinaggio di preghiera e devozione nelle chiese del nostro decanato- conclude don Sergio»
«Conosco monsignor Mario Delpini da alcuni anni e sono certo farà molto bene come nuovo arcivescovo-spiega l’ex presidente del Consiglio Comunale di Luino e già membro del Consiglio Pastorale Parrocchiale Alessandro Franzetti– il nostro nuovo pastore è una persona molto colta, delicata e attenta alle persone e conosce molto bene tutti i preti della diocesi; è stato stretto collaboratore degli ultimi tre arcivescovi di Milano e ne sarà il degno successore. Mi piace molto il suo gusto per le cose essenziali, la sua intelligente e talvolta spiazzante ironia e autoironia e il fatto che si faccia chiamare semplicemente don Mario».
Monsignor Delpini è nato nel 1951 a Gallarate e ha vissuto i primi anni della sua vita nella sua parrocchia di Jerago con Orago in provincia di Varese.
Viene ordinato sacerdote nel 1975 dal cardinal Giovanni Colombo, arcivescovo di Milano.
Dal 1975 al 1987 insegna nei seminari diocesani e ottiene la laurea in lettere, la licenza in teologia e il diploma in Scienze Teologiche e Patristiche.
Dal 1989 diviene rettore prima del seminario minore, poi del quadriennio teologico e infine è rettore maggiore dei seminari ambrosiani fino al 2006.
Nel 2006 il cardinal Dionigi Tettamanzi lo nomina vicario episcopale per la zona pastorale di Melegnano e lascia gli incarichi in seminario.
Nel 2007 Papa Benedetto XVI lo nomina vescovo ausiliare di Milano; nel 2012 l’arcivescovo Angelo Scola lo nomina vicario generale della diocesi e nel 2014 vicario episcopale per la formazione permanente del clero.
Il 7 luglio 2017 Papa Francesco lo nomina arcivescovo metropolita di Milano, succede al cardinal Scola, dimessosi per raggiunti limiti di età.
L’ arcivescovo ha consegnato ai fedeli presenti una preghiera scritta da lui personalmente sul modello del Padre Nostro ed è stato accolto da numerosi luinesi.
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.