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La corsa di sindaci e amministratori per salvare i posti di lavoro

Questa sera giunta a Germignaga per fare il punto. Piccolo: “Preoccupati, siamo parte attiva per trovare soluzioni”

Avarie

Le crisi lavorative nel Luinese non sono terreno sconosciuto per gli amministratori locali, ma l’escalation a cui si è assistito negli ultimi giorni preoccupa e non poco.

Sindaci e politica si stanno parlando e cercano soluzioni a breve per mettere qualche toppa a un’emorragia di posti di lavoro che lascia «sgomente anche le rappresentanze sindacali», come commenta il sindaco di Germignaga Marco Fazio.

«Il problema c’è da anni, e l’accelerata nel corso delle ultime settimane impressiona per la vicinanza cronologica, ma anche geografica: nel mio comune sono due le aziende in crisi, a distanza di soli 200 metri. Colpisce soprattutto la sensazione di impotenza.
Per Italtrasfo la situazione è più definita: domani avrò in incontro in Comune con la proprietà: si parla di un’ipotesi di chiusura a fine anno, ma sono al vaglio interventi che dovrebbero durare un paio d’anni, a sostegno ai lavoratori.
Il problema più impellente è il caso della Masci, dove la situazione sembra più critica. La rappresentanza sindacale aziendale è preoccupata: oggi l’azienda ha portato libri in tribunale e c’è il rischio che gli ammortizzatori partano più avanti».
Ma cosa può fare un sindaco di fronte a questa situazione?
«Ho chiesto un’audizione urgente al presidente della Commissione attività produttive alla Regione – spiega Fazio. Questa sera avremo la giunta che si riunisce per capire se è possibile dare un piccolo sostegno ai lavoratori»

Ecco la lettera che il sindaco Fazio ha inviato al presidente della commissione attività produttive in Regione Fortini, e ai consiglieri regionali Alfieri, Cattaneo, Macchi, Marsico,. Monti, Reguzzoni:

Nel breve corso di due settimane, due importanti realtà industriali, la Italtrasfo s.r.l. e la Ascanio Masci s.r.l., hanno annunciato la prima la chiusura in data 31 dicembre; la seconda, da quanto si è appreso oggi da fonti sindacali e giornalistiche, l’impossibilità di proseguire l’attività e la conseguente richiesta di istanza di fallimento. In tutto, sono circa sessanta i dipendenti che perderanno il lavoro. Tale grave fatto si inserisce in una situazione industriale e occupazionale difficile, con giustificate preoccupazioni per la possibile ricollocazione dei licenziati.
Con la presente, pertanto, richiedo alla Commissione Attività Produttive di audire le proprietà delle aziende citate, l’Amministrazione Comunale e le parti sindacali per avviare un percorso che possa portare a scelte significative per rispondere alla contingenza immediata, ma anche aiutare in una riflessione complessiva sulla situazione occupazionale nell’Alto Varesotto.

Sul punto in giornata è intervenuto anche il presidente della Comunità Montana Valli del Verbano Giorgio Piccolo.

«Viviamo in un territorio svantaggiato dal punto di vista delle infrastrutture, e la nostra politica da sempre è quella di salvaguardare e promuovere le eccellenze che abbiamo, penso alle piccole realtà agricole di nicchia, stiamo cercando di puntare su quelle».

«Sicuramente siamo di fronte ad un problema che preoccupa Comunità Montana, e per questo ci faremo parte attiva e cercheremo, con tutti i comuni, con chi è disponibile, di verificare quali strumenti e quali possibilità mettere in campo per la difesa e la salvaguardia dei posti di lavoro».

«Già su questa linea – conclude Piccolo – mi sono sentito col sindaco Pellicini e a breve ci incontreremo».

Andrea Camurani
andrea.camurani@varesenews.it
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Pubblicato il 23 Ottobre 2017
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