Arrestate la bionda e la bruna del mercoledì
Identificate e fermate dalla polizia, le due donne alleggerivano del portafoglio turisti svizzeri e tedeschi che andavano al mercato
Una bionda, l’altra bruna. Una, la 24enne, alleggeriva del portafoglio i malcapitati turisti stranieri, perlopiù svizzeri e tedeschi. L’altra, la 37enne, faceva il palo. Entrambe bulgare componevano un sodalizio che durava da tempo, in grado di portare un certo scompiglio al mercato di Luino, almeno fino a quando la polizia, attraverso una meticolosa ricostruzione dei prelievi con le carte di credito rubate, è riuscita a individuarle e ad arrestarle.
Come spesso accade in questi casi è l’ingordigia a fare la differenza, perché non passa inosservata soprattutto agli occhi di poliziotti esperti. Il 4 ottobre scorso le due donne, dopo aver rubato la carta di credito a una turista svizzera, si sono date alle pazza gioia, prelevando in poche ore e in varie banche del Luinese oltre tremila euro, lasciando sul territorio, come Pollicino, le briciole delle loro malefatte. Gli investigatori hanno ricostruito tutti i loro spostamenti fino ad individuarle e, poiché non erano volti noti alle forze dell’ordine, hanno ipotizzato che si trattasse di criminali del mercoledì, cioè il giorno in cui a Luino c’è il mercato, scenario ideale per i loro colpi.
E così i poliziotti in borghese hanno atteso il mercoledì successivo per individuare le due donne puntualmente comparse in via Comì per andare al mercato. Una volta tra i banchi, gli agenti le vedevano passare più volte accanto a una vittima potenziale e tentare di aprirle la borsa. Infastidite dal viavai di persone, la coppia si defilava e strada facendo gettava in un bidone della spazzatura di piazza Garibaldi un portafoglio già svuotato. Le due donne tentavano di allontanarsi dal mercato velocemente, ma sulla loro strada trovavano i poliziotti che a quel punto le bloccavano e identificavano. La 24 enne aveva diversi precedenti per reati contro il patrimonio; la 37enne si occupava principalmente di fare il “palo” per le gesta della prima. Perquisite, dalle loro borse spuntava denaro contante, circa 200 euro, senza che le due donne ne riuscissero a dimostrare la provenienza lecita.
Le due donne, condotte in caserma, venivano sottoposte a foto-segnalamento e grazie all’analisi delle impronte digitali la polizia risaliva ad un “alias” della 24enne su cui già pendeva un ordine di cattura emesso della procura della repubblica di Bologna. La donna veniva quindi trasferita nella Casa Circondariale di Como, dove dovrà espiare una pena detentiva di 11 mesi e 28 giorni, oltre che ad affrontare un processo, insieme alla propria complice, per i reati commessi a Luino.
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