Sindaci della Lega Nord preoccupati per il futuro del settore aeronautico in provincia di Varese. E’ questo il senso della conferenza stampa convocata dal sindaco di Sesto Calende Marco Colombo, alla quale hanno partecipato i colleghi di Varese Attilio Fontana, di Vedano Olona Baroffio, di Venegono Superiore Francesca Brianza (dimissionaria, ndr), di Samarate Leonardo Tarantino, di Morazzone Matteo Bianchi insieme al presidente della Provincia Dario Galli. Gli amministratori hanno espresso la loro preoccupazione per le conseguenze che l’inchiesta sulle presunte tangenti che sarebbero state pagate dall’ex-presidente di Finmeccanica Giuseppe Orsi, quando era al vertice di Agusta Westland al fine di ottenere una commessa di 12 elicotteri per il governo indiano. 

Colombo ha voluto sottolineare come tra molti cittadini del suo territorio, che ospita la scuola di addestramento dei piloti, sia palpabile una certa preoccupazione in merito al futuro dell’Agusta Westland e di tutto il settore dopo che l’India ha annunciato l’annullamento della commessa per i 12 elicotteri: «Stiamo parlando di migliaia di posti di lavoro – ha spiegato – se calcoliamo tutto l’indotto diretto e indiretto che queste grosse realtà d’eccellenza si portano dietro. Parlo anche del bar che fa i panini per i piloti che frequentano il centro di addestramento, tanto per fare un esempio». A preoccupare i sindaci è la situazione di incertezza in cui versa il settore aeronautico dopo «il pesante colpo all’immagine di una azienda italiana che opera nel mondo ed è apprezzata per l’elevata qualità dei propri prodotti» – ha sottolineato il presidente della Provincia Dario Galli.

Stessa preoccupazione l’hanno espressa gli altri sindaci che hanno raccolto le voci dei loro cittadini che lavorano all’interno di Agusta (Samarate e anche Sesto Calende) e Alenia Aermacchi (Vedano Olona e Venegono Superiore). Per ora non si parla di licenziamenti e nemmeno di utilizzo di ammortizzatori sociali ma qualche primo effetto si fa già notare tra le aziende satellite dei due giganti del mercato aeronautico: «Se una ditta che lavora per Agusta stava per assumere un dipendente – spiega Colombo – è chiaro che adesso prenderà del tempo in attesa di vedere quali saranno gli sviluppi della situazione. Con la crisi attuale anche solo sei mesi sono un’eternità». Da qui, dunque, la richiesta nemmeno troppo velata alla magistratura «perchè faccia presto e chiarisca cosa è successo» e dall’altra ai prossimi vincitori delle elezioni politiche e regionali: «Come amministratori del territorio scriveremo una lettera al nuovo governo che si insedierà». Galli, Colombo e gli altri amministratori hanno espresso massima fiducia nel nuovo amministratore delegato Alessandro Pansa perchè riesca a convincere gli indiani a non tornare indietro e hanno ribadito che «Le società del gruppo Finmeccanica non hanno bisogno di pagare tangenti per vendere i loro prodotti perchè si tratta di eccellenze della tecnologia, riconosciuti a livello mondiale».

Non poteva mancare una domanda al presidente Galli, che fa anche parte del board di Finmeccanica, sull’opportunità di nominare Giuseppe Orsi alla guida di un asset importante per il Paese, pur essendo sotto inchiesta: «Quando Orsi è stato nominato presidente di Finmeccanica era un semplice indagato, innocente allora e innocente oggi visto che siamo ancora in fase di indagine e non di giudizio – ha spiegato Galli – è stato scelto perchè giudicato il migliore per quel ruolo. Non si poteva di certo sapere che sarebbe stato arrestato». Il fatto che fosse già indagato al momento della nomina, e quindi a rischio dal punto di vista giudiziario, non sembra essere stato un elemento di demerito nella scelta del successore di Guarguaglini, anch’egli dimessosi dopo essere finito in una serie di indagini che hanno riguardato Finmeccanica.