La Cisl esprime solidarietà ai lavoratori dell’ospedale di Angera
I vertici della Cisl dei laghi e della Cisl Medici sono preoccupati per la carenza di personale del nosocomio e il grave stress dei lavoratori che devono coprire i turni scoperti
La situazione in cui versa l’ospedale di Angera (foto) e soprattutto gli operatori costretti a turni di lavoro massacranti preoccupa non poco il sindacato. L’incertezza che incombe sul futuro del nosocomio e il grave stato di disagio in cui versa il personale medico e paramedico continuano a pesare nonostante la riuscita manifestazione di domenica pomeriggio e le attestazioni di solidarietà ricevute dal comitato organizzatore da parte di amministratori locali, associazioni e semplici cittadini.
Adria Bartolich, segretario generale Cisl dei Laghi, Danilo Mazzacane, segretario generale regionale Cisl dei Medici, Cesare Guanziroli, segretario generale Cisl Medici dei Laghi e Marco Contessa della Funzione Pubblica Cisl dei Laghi in una nota stampa esprimono la loro preoccupazione per l’intera struttura che «ha subito un drastico ridimensionamento del personale a fronte di un volume prestazionale invariato. L’intera struttura, infatti, risulta in una situazione di generale di precarietà: manca personale medico, infermieristico e tecnico».
«In particolare – scrivono i sindacalisti della Cisl – siamo molto preoccupati per il Pronto Soccorso, dove la grande affluenza di utenti e la contestuale carenza di personale, espongono gli operatori a grave stress lavorativo per la copertura dei turni . L’impossibilità di rispondere adeguatamente e per tempo, com’è ovvio, crea frequenti situazioni di ansia e disagio negli utenti, costretti ad aspettare per ore e sfocia non di rado, in episodi di aggressività nei confronti degli addetti al reparto già peraltro assai oberati di lavoro. Operatori e pazienti, non sono in una condizione di sicurezza e questo ovviamente condiziona anche i medici che non lavorano in condizioni di serenità. In proposito, chiederemo un tavolo di confronto urgente con i vertici dell’ASST. Sul tema della situazione della sanità nell’ATS dell’Insubria e sullo stato dell’arte dell’applicazione della riforma regionale, ci confronteremo poi in un convegno già programmato per il giorno 23 febbraio prossimo, nel pomeriggio, presso l’Hotel Palace a Varese. Chiediamo inoltre ai politici, in vista del rinnovo del Consiglio regionale della Lombardia, di farsi carico di queste problematiche e di rendersi disponibili al confronto. Sulla sanità e la salute dei cittadini l’attenzione deve essere massima e costante».
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