La lettera di Amor a Fontana: “Il nostro territorio merita un ospedale serio”
Pubblichiamo la lettera aperta inviata dall’associazione Amor al presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana
Angera, 23 aprile 2018
Caro presidente,
impegnarsi per tenere vivo un piccolo ospedale per un territorio periferico, per migliaia di cittadini, vuol dire aver rispetto e riconoscere pari dignità a tutte le persone, quelle che vivono vicino ai grandi centri e agli ospedali più grandi e quelli che vivono nella provincia, in aree non facilmente collegate ad altri nosocomi.
Le ultime elezioni hanno evidenziato come proprio la provincia, proprio la gente che vive nei territori periferici vi ha dato maggior fiducia: sul nostro territorio, nel Basso Verbano, che piaccia o no, la gente comune ha votato in gran parte Lega. Probabilmente perché vi vede ancora come i paladini delle istanze locali, i sostenitori delle realtà decentrate.
Ora, a fronte del vostro grande successo, con quale coraggio andrete a svuotare e svilire un piccolo ospedale della vostra gente? Con quale coraggio andrete a dire alle nostre giovani madri che è più sicuro partorire a un’ora di macchina che non in una struttura che ha sempre puntato sul rispetto e sulla centralità della persona, della donna? Con quale coraggio andrete a dire a chi, in emergenza, ha bisogno del Pronto soccorso, la sera, “siamo chiusi, mettiti in macchina e gira la provincia a cercare un altro ospedale”? Con quale coraggio continuate a dire agli anziani, alle persone che sul territorio necessitano di esami o varie cure, “fatevi 30 km fino a Varese, perché abbiamo deciso che il vostro ospedale qui vicino è di competenza di un’altra Asst”?
In una recente conferenza pubblica di un vostro rappresentante, ad Angera, eletto con grandi consensi proprio dalla nostra gente, sono emersi concetti inquietanti: da un possibile declassamento del Pronto soccorso che potrebbe diventare un centro di Primo soccorso chiuso la notte, a un “Punto morte” alternativo a un Punto nascite. Si contrappongono gli anziani ai giovani, in un modo infelice. Abbiate rispetto per la gente, presidente. Il nostro territorio merita un ospedale serio, con risorse e personale adeguati: Pronto soccorso con i reparti che ne garantiscano il suo funzionamento, la diagnostica, l’oncologia, gli ambulatori e servizi fondamentali per tutte le fasce della popolazione. Dalla mamma che deve partorire all’anziano. Sono gran parte dei vostri elettori, questi. E comunque, tutti cittadini che hanno pari dignità e diritto a un’assistenza sanitaria, senza dover girare la provincia in cerca di un ospedale più vicino per essere curati.
Siamo realmente preoccupati per quanto abbiamo sentito e per le reali intenzioni della sua amministrazione e del suo partito, quello che vorrebbe maggiormente tutelare i cittadini come noi, nella provincia: il Carlo Ondoli nacque come l’ospedale della gente, era un’istituzione sociale importantissima per il territorio. Oggi, noi, non chiediamo una clinica specializzata, non vi chiediamo di fare ad Angera la Mangiagalli, ma il rispetto della gente e del territorio, come si è sempre fatto nella storia di questo ospedale. Noi non siamo cittadini di serie B!
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