I sindaci preoccupati per l’Ondoli: “Vogliamo incontrare Fontana”
Chiude il punto nascita, attività di pediatria limitata a 8 ore, si demansiona la chirurgia: le prospettive future spaventano il territorio dell'ambito sanitario di Sesto Calende
Che destino avrà l’ospedale di Angera? Le perplessità sul futuro rimangono ai sindaci dell’ambito di Sesto Calende bacino di riferimento dell’Ondoli anche all’indomani dell’assemblea che ha visto i primi cittadini incontrare i direttori dell’Asst Valle Olona Brazzoli e dell’Asst Sette Laghi Bravi. Era presente anche il direttore sociale dell’Ats Insubria Lucas Maria Gutierrez.
Sul tavolo le novità circa il presidio che, dal primo luglio, perderà il punto nascita difeso strenuamente lo scorso anno dalle mamme di Amor. Non si interromperanno, però, le attività ginecologiche e, tanto meno, quelle ostetriche perché: « Solo l’evento nascita avverrà in altra struttura» ha ricordato la D.ssa Van Veek, responsabile facente funzioni del reparto.
Tra i punti positivi, il processo di unificazione dell’ospedale all’Asst Sette Laghi e al suo distretto di competenza, una richiesta partita dal territorio e che l’assessore Gallera ha promesso di realizzare con un provvedimento che inizierà l’iter il mese prossimo. In attesa del “trasloco”, i sindaci hanno chiesto che un tavolo negoziale si apra già settimana prossima per parlare delle necessità locali di cittadini e pazienti.
A impensierire i sindaci, però, è soprattutto la pediatria che “ sospenderà temporaneamente i ricoveri per mancanza di personale”. Con i reparti dell’Asst Valle Olona drammaticamente sotto organico e senza rinnovo della convenzione con l’ospedale Del Ponte, per l’estate l’Ondoli potrà garantire solo la guardia pediatrica dalle 8.30 alle 16.00 lasciando scoperte le altre ore del giorno e della notte.
Sul fronte chirurgico, inoltre, i timori del depotenziamento si basano sulla soppressione del primariato di chirurgia:: « Cosa succederà alla nuova realtà di week surgery? e la figura del ginecologo rimarrà disponibile 7 giorni su 7 anche se il reparto farà solo “weeksurgery”, cioè solo per interventi programmati dal lunedì al venerdì?»
Nonostante le rassicurazioni dell’assessore Gallera, quindi, il territorio teme un depotenziamento dell’Ondoli , senza alternative territorialmente vicine.
«Certo – commentano i sindaci – sono state espresse rassicurazioni da parte di tutti i presenti circa il miglioramento dei servizi ambulatoriali e di assistenza, circa il mantenimento degli investimenti previsti a favore della struttura dell’Ondoli, ma compito degli amministratori è far sì che le azioni progettate si concretizzino per una reale soddisfazione dei bisogni»
I sindaci hanno quindi deciso di rivolgersi direttamente al Governatore Attilio Fontana insieme all’assessore Gallera e al Presidente della Commissione sanità Monti.
Si rivolgeranno anche ai consiglieri regionali perchè presentino un’istanza urgente allo scopo di rivedere i progetti per l’Ondoli.
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.