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Un resort nell’area delle Fornaci di Caldè, “ma è solo un’ipotesi”

Il sindaco: "non c'è nulla di concreto" ma la proprietà lancia un sito per pubblicizzare l'area con la simulazione di ciò che potrebbe diventare

L\'ipotesi di resort alle fornaci di Caldè

Un resort a cinque stelle o la costruzione di case vacanza. E’ questo quello che prevede l’ipotesi di progetto di riqualificazione dell’area delle ex Fornaci, pubblicato da un’agenzia immobiliare sul sito lefornacidicalde.com. (nella foto in alto e sotto)

«Si tratta di una simulazione di quello che potrebbe diventare l’area ma da parte della proprietà non è arrivata nessuna richiesta di inizio lavori», chiarisce subito l’amministrazione comunale. «Al momento la proprietà ci ha fatto una richiesta per la manutenzione ordinaria del posto ma nient’altro. A livello urbanistico è tutto fermo», spiega il Sindaco Ruggero Renzani.

Di certo dunque c’è che la proprietà sta pubblicizzando l’area in cerca di finanziatori con l’idea di trasformarla in un resort di lusso o in case vacanze.

Un progetto con le stesse caratteristiche di destinazione la Santa Veronica Srl di Roma, proprietaria dello spazio, lo aveva già presentato agli inizi del 2000 e fu approvato da Comune e Regione Lombardia ma non ci fu un seguito. «Siamo in costante dialogo con la proprietà e con i loro tecnici – continua il Sindaco -. Una collaborazione che ci sarà anche in caso di inizio lavori. Siamo a conoscenza dell’interesse naturalistico e storico di quello spazio e, nel caso, faremo in modo che vengano rispettati gli interessi di tutti. Ci piacerebbe venisse realizzato un progetto che vada a rispecchiare il più possibile la tipologia costruttiva dei luoghi e che rispetti il valore paesaggistico del luogo».

L\'ipotesi di resort alle fornaci di Caldè

Ad accendere i riflettori sulle ex Fornaci è stata la chiusura dei cancelli rafforzata con delle sbarre di ferro e l’inizio di alcuni lavori. Nonostante sia da sempre un’area privata infatti, è una delle mete più gettonate durante il periodo estivo e i bagnanti accedono comunque alle sue spiagge. «Sappiamo che ci sono giovani che ogni anno si organizzano per ripulire l’area ma vengono anche organizzati rave party e più volte sono stati segnalati furti», continua il Sindaco, «Tutti siamo affezionati a quello spazio, anche solo per il suo valore storico ma resta un’area di proprietà privata».

L’area delle Fornaci è dismessa dal 1969, da quando i forni che producevano una calce finissima – tanto da essere utilizzata per la costruzione del Duomo di Milano –  sono stati spenti. La famiglia Cometti, storica proprietaria, a quel punto aveva già venduto l’azienda alla famiglia Pennacchi di Roma che ne mantiene ancora la proprietà.

Si tratta di un’area di circa 128 mila mq, senza considerare il tratto di montagna che si estende per altri 100 mila mq circa e che comprende anche la chiesetta di Santa Veronica. «Ha un valore economico molto alto, una cifra insostenibile per un’amministrazione comunale, anche qualora ci dovesse essere la possibilità di acquistarla. Ad oggi non c’è mai stata questa ipotesi». Al momento dunque, non ci sono permessi di costruzione ma è probabile che in futuro quell’area cambierà volto.

Adelia Brigo
adelia.brigo@varesenews.it
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Pubblicato il 18 Luglio 2018
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