C’è bisogno di sangue, ma dopo il prelievo donatori a pancia vuota
La denuncia di un volontario: “Continuerò ad aiutare gli altri, ma per ripartire il panino me lo dovrò portare da casa”
Gentile redazione di Varesenews,
Come di consueto e come ormai faccio da anni mi sono recato al centro trasfusionale del nosocomio Luinese per effettuare una donazione. In verità un paio di giorni prima mi aveva contattato il responsabile del centro dicendomi che c’era bisogno di sangue.
D’estate si sa che le scorte si assottigliano e la richiesta è tanta. Come sempre ho risposto: pronto, arrivo! Entro nel centro trasfusionale e noto subito un cartello che mi lascia abbastanza basito: composizione menu per donatori!
Per chi non avesse mai donato dopo un prelievo occorre mangiare del cibo per reintegrare le forze altrimenti si rischia di svenire. Sino ad oggi ci si recava nella mensa del personale e si trovano alcuni alimenti (panini, caffè, fette biscottate, ecc ) per la verità nulla di eccezionale, però si poteva “consumare” in base alle proprie necessita. Magari io che peso 90kg di panini ne potevo mangiare tre e magari una signora soltanto un succo di frutta.
Sinceramente in tanti anni non ho mai visto nessuno abbuffarsi o portate a casa una michetta con due fette di spalla cotta.
Oggi l’amara sorpresa: hai diritto a due panini, 1/2 di acqua e una pure di frutta; in alternativa: caffè, brioche (confezionata), latte, succo di frutta, marmellata monodose.
Già negli anni sono stati ridotti gli esami di controllo (lasciando solo quelli obbligatori) in virtù del risparmio …. infatti solo in una donazione nell’arco dell’anno vengono effettuati controlli più approfonditi.
Per carità donare il sangue è un atto che dovrebbe essere doveroso per tutti, non ci si aspetta di certo nulla in cambio ma che addirittura il servizio sanitario lesini su qualche panino e un succo di frutta è una vergogna!
Non ho altre parole vergognatevi !!! Continuerò a donare il sangue magari portandomi da casa anche la colazione necessaria.
Guardate quei paesi dove il sangue non viene donato gratuitamente ma pagato e fattevi un esame di coscienza.
Massimo Isgrò
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