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Omaggio a Sandro Chia a Casa Rusca

Il Museo di Locarno ospita un’ampia retrospettiva dedicata all’artista fiorentino

Arte - Mostre

La Pinacoteca Comunale Casa Rusca ospita dal 9 settembre 2018 al 6 gennaio 2019 un’ampia retrospettiva dedicata a Sandro Chia, uno degli interpreti più significativi della cultura artistica contemporanea, la cui produzione è conosciuta e apprezzata in tutto il mondo.

L’esposizione rappresenta un’occasione unica per ammirare, per la prima volta in Svizzera, un’accurata selezione di oltre 50 dipinti di grande formato, realizzati dal 1978 fino alle opere più recenti, di uno dei protagonisti assoluti della Transavanguardia.

E’ questa anche l’occasione per una riflessione sulla corrente artistica degli anni Ottanta, attraverso le opere di Chia e di altri suoi esponenti: Mimmo Paladino, Nicola De Maria, Francesco Clemente ed Enzo Cucchi cui è dedicata una sala. Un movimento, quello della Transavanguardia, apparentemente di riflusso rispetto al concettualismo dell’arte povera, che trovò nel critico Achille Bonito Oliva la propria autorevole guida nel recupero degli stimoli che avevano alimentato alcune delle avanguardie storiche come l’espressionismo, il fauvismo e la metafisica. Impulsi che nell’opera di Sandro Chia, tradotti in narrazioni spesso oniriche, si concretizzano in un vigore barbarico, fondendo confessioni intime al gusto per la teatralità. Ne scaturisce una figurazione d’impronta mediterranea che ha saputo in breve tempo imporsi a livello internazionale, anticipando per certi aspetti il passaggio dalla modernità alla postmodernità, fatta di piccole narrazioni quotidiane, del ritorno al particolare, e soprattutto da una nuova attenzione al segno, alla forma e al colore. La mostra è accompagnata da un catalogo con le riproduzioni a colori di tutte le opere esposte.

Sandro Chia nasce a Firenze il 20 aprile 1946. Frequenta l’Istituto d’Arte e si diploma all’Accademia di Belle Arti di Firenze nel 1969. Visita l’India, la Turchia e gran parte dell’Europa prima di stabilirsi a Roma; nel 1971 ha luogo la sua prima personale alla Galleria La Salita. Durante gli anni Settanta il suo lavoro si distanzia gradualmente dalle sperimentazioni concettuali a favore di uno stile più figurativo, attirando l’attenzione della critica italiana e internazionale. Nel 1980 ottiene una borsa di studio dalla città di Mönchengladbach (Germania) e vi lavora per un anno, per poi trasferirsi a New York dove vive per i successivi due decenni, pur continuando a spostarsi frequentemente tra questa città e l’Italia. Negli anni Ottanta diventa uno dei protagonisti della Transavanguardia, movimento artistico che lo coinvolge, unitamente a Mimmo Paladino, Nicola De Maria, Francesco Clemente ed Enzo Cucchi, alle Biennali di Parigi e San Paolo, e più volte alla Biennale di Venezia. I suoi lavori sono stati esposti in prestigiose mostre in alcuni dei maggiori musei del mondo. Attualmente vive e lavora tra Miami, Roma e Montalcino dove, nel Castello Romitorio di sua proprietà, si occupa anche della produzione di pregiati vini tra cui il rinomato Brunello.

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Pubblicato il 06 Settembre 2018
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