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Da Sesto a Turbigo, due giorni di cammino “lungo il grande fiume”

L'iniziativa è in programma sabato 23 e domenica 24 febbraio. Un percorso tra acqua, natura e panorami suggestivi

diga miorina

Un cammino di due giorni, 23 e 24 febbraio, da Sesto Calende a Turbigo, lungo il Grande Fiume, come lo definì Strabone (I sec. a.C.)

Si parte proprio dal suo inizio, al Ponte di Ferro di Sesto Calende, per seguirne il corso, sempre in sponda sinistra, in zone non solo dall’indubbio pregio naturalistico, ma anche ricche di reperti archeologici o di archeologia industriale, a testimonianza del ruolo che da sempre il fiume ha avuto: le sue acque sono state sfruttate nel corso dei secoli permettendo il fiorire dell’agricoltura, dell’industria, del commercio e dei trasporti, mantenendo nel contempo anche l’ambiente naturale, tanto che il Parco Lombardo della Valle del Ticino è stato inserito dall’UNESCO nel 2002 nell’elenco delle “Riserva della Biosfera”.

Il programma

Sabato 23 – da Sesto Calende al Panperduto – circa 26 km
Dalla stazione ferroviaria di Sesto Calende ci indirizziamo verso il Ticino, che qui “nasce” per il suo tratto italiano. Seguendone il percorso incontriamo già nei primi chilometri diverse dighe: la Miorina, il cui regime è stabilito da una convenzione internazionale tra Italia e Svizzera per regolare il livello del Lago Maggiore; Porto della Torre, che funge anche da ponte sul Ticino verso il Piemonte ed ultima il Panperduto, che alimenta il Canale Villoresi ed il Canale Industriale. Si prosegue quindi giungendo alla Centrale di Vizzola Ticino ed alla grande Ansa di Castelnovate, dove il fiume disegna una curva di 270°. Si continua verso sud, tra il fiume ed il canale industriale, fino al Ponte di Oleggio. Da Tornavento la vista spazia sulle creste montuose e sul corso del fiume: il belvedere sul Monte Rosa è decisamente mozzafiato.

Domenica 24 – da Tornavento a Turbigo – circa 17 km
Dopo il ponte di Oleggio, nei pressi della Cascina Castellana, nasce il Naviglio Grande. Il cammino prosegue tra acque e boschi costeggiando la zona del Turbigaccio, Sito di Importanza Comunitaria per la grande variabilità degli ambienti che ne fa un vero e proprio scrigno di biodiversità. Da citare anche l’avventurosa traversata del ponte sospeso sopra il canale scaricatore della Centrale termoelettrica ENEL di Turbigo. Scioglimento del gruppo alla stazione di Turbigo o a Milano.

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Pubblicato il 02 Febbraio 2019
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