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I giochi sulla pietra, apertura della stagione culturale del Museo Granum

I giochi sulla pietra, apertura della stagione culturale del Museo Granum

Venerdì 5 aprile 2019 alle ore 21, presso la Biblioteca Civica in piazza della Chiesa 8, si aprirà ufficialmente la nuova stagione culturale del Museo Granum di Baveno.
Fabio Copiatti, ricercatore ed esperto di incisioni rupestri, autore di numerose pubblicazioni sul tema, alcune delle quali dedicate al cosiddetto “gioco dello scalpellino”, interverrà proprio su questo tema parlando di Giochi sulla pietra. Mappatura e tipologia delle testimonianze a Baveno e nel VCO.
 
Il tema è nel DNA del Museo Granum e di Baveno, poiché sul suo territorio si trovano diverse testimonianze di tavole da gioco; alcune tavole portatili su idea del Comune di Baveno sono state recentemente prodotte come originale souvenir dall’azienda bavenese dei F.lli Marchi, e il motivo è stato utilizzato come elemento decorativo nelle nuove panchine in pietra che abbelliscono il lungolago.

Le tavole incise sulla pietra sono note anche come “giochi degli scalpellini” nella convinzione, forse non sempre o non del tutto esaustiva, che si tratti di semplici passatempi di coloro che abilmente lavoravano la pietra e che, per puro svago, hanno tracciato su gradini, selciati e muretti, le basi da gioco.

In realtà scopriremo con l’esperto che, anzitutto, le tipologie di tavole da gioco sono varie, così come le denominazioni (troviamo tavola mulino, filetto, tria, alquerque, ma anche gioco delle pecore e del lupo…). Una delle tipologie più note, composta da tre quadrati concentrici, è detta anche “triplice cinta” e, in questa denominazione, è racchiuso l’altro valore attribuito alle tavole, non solo semplici giochi, ma anche simboli labirintici con rimandi a significati altri, ancora forse tutti da scoprire. L’ingresso all’iniziativa è libero e gratuito.

Sono in preparazione per l’estate (luglio) altri momenti dedicati alla scoperta di giochi incisi sulla pietra, attraverso escursioni sui territorio di Baveno, Mergozzo e di altre località che ne serbano ricca testimonianza.

 

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Pubblicato il 02 Aprile 2019
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