Cittadini del Mondo, da vent’anni dalla parte dell’integrazione
Il presidente, Giovanni Chinosi, racconta la nascita di questa associazione, tra le prime a organizzare corsi di italiano per stranieri e attività per favorire l'integrazione
Cittadini del Mondo ha festeggiato a Sesto Calende i suoi primi vent’anni di attività. Un traguardo importante per una realtà impegnata “sul campo” a sostegno dell’integrazione. «Per tanti anni la tessera di Cittadini del mondo è stata vissuta come se fosse una sorta di permesso di soggiorno, tanti emigrati la consideravano un simbolo del proprio avanzamento sociale» racconta il fondatore dell’associazione, Giovanni Chinosi.
Impegnato nel mondo del sociale da oltre quarant’anni, Chinosi è stato tra i primi a proporre nel territorio i corsi di italiano per stranieri insieme a una serie di altre attività per l’integrazione. «Ho incominciato a insegnare agli adulti nel 1972 quando c’erano le scuole popolari – racconta -. Negli anni ’80 entrai in consiglio comunale per poi diventare assessore ai servizi sociali. È stato in quel periodo che ho conosciuto diversi stranieri presenti qui a Sesto e insegnanti che incominciavano a ospitare bambini. Quando iniziammo, nel Sud Verbano non c’era nessun altro tipo di aiuto per stranieri. Decidemmo allora di organizzare incontri con esperti per capire come comportarci e così abbiamo incominciato a fare scuola a chi ce lo richiedeva… Tuttavia si trattava ancora di poche persone».
Ma come racconta Chinosi, in breve tempo il numero degli iscritti ai corsi aumentò in modo significativo: «Gli alunni da dieci sono diventati prima cento, poi duecento. Inizialmente tenevamo i corsi in biblioteca alla sera, ma visto la partecipazione abbiamo dovuto organizzare una scuola più strutturata. Nel 2000 abbiamo così chiesto aiuto alle medie e al preside Bellingeri che ci ha concesso le aule».
Oltre alle scuole di italiano però, tante le proposte di coinvolgimento fatte in questi anni, dai tornei di calcio agli incontri culturali, con sindacati o sulla gestione della casa: «Il nostro obiettivo è sempre stato quello di poter spiegare come vivere in Italia in modo integrato. Ad una prima fase ne è seguita poi un’altra dove chi aveva partecipato alle nostre attività si era pienamente integrato, trovando un lavoro, una casa e diventato a sua volta volontario delle nostre attività. La scuola continuò e continua allargandosi a tantissimi iscritti e garantendo corsi con accesso ad esami fra cui la licenza media e i riconoscimento linguistici A2 e B1 validi per il permesso di soggiorno e la cittadinanza. In realtà questi titoli non li rilasciamo noi ma il CPIA (Centro Provinciale per l’Istruzione degli Adulti) di Varese, con il quale abbiamo una convenzione – conclude Chinosi -. Sono molto contento che in questi anni abbiamo avuto una restituzione di volontariato. Tante persone che hanno partecipato a Cittadini del Mondo hanno capito chi siamo e qual è il nostro spirito, decidendo spontaneamente di aiutarci o di fondare altre associazioni di volontariato».
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