I ragazzi del Dalla Chiesa a lezione con Cottarelli
In un'aula magna gremita da alunni e amministratori locali il professore Cottarelli ha risposto per circa un'ora alle numerose domande degli studenti
Per degli studenti liceali avere Carlo Cottarelli come professore tra i banchi di scuola non è sicuramente una consuetudine. Ma è quello che è successo martedì 5 novembre a Sesto Calende dove il direttore dell’Osservatorio sui Conti Pubblici Italiani dell’Università Cattolica ha incontrato i ragazzi dell’istituto Dalla Chiesa.
In un’aula magna gremita da alunni e amministratori locali, il professore Cottarelli, che nel maggio 2018 ebbe l’incarico da Mattarella di formare un governo tecnico, ha infatti risposto per circa un’ora alle numerose domande (dalla necessità di capitale sociale all’utilità dei pagamenti elettronici) poste dagli alunni coordinati dalla professoressa Antonella Colucci.
«Essere cittadini vuol dire comprendere meglio come funziona il nostro Stato e come funzionano i conti pubblici.- ha dichiarato Elisabetta Rossi, digerente del Dalla Chiesa, che ha aperto la mattinata -. Oggi abbiamo la fortuna di avere ospite una persona che si è messa a servizio dello Stato e di noi cittadini, mantenendo sempre un grande equilibrio e discrezione».
In realtà, per Cottarelli si è trattato di un ritorno sulle sponde del Ticino. Lo scorso marzo infatti, proprio a Sesto Calende aveva presentato in sala consiliare il suo ultimo libro, “I sette peccati capitali dell’economia italiana”, riproposto anche oggi nel corso della conferenza.
«Negli ultimi vent’anni nella nostra economia è successo qualcosa che non si era mai verificato: È la prima volta che abbiamo vent’anni senza crescita- spiega Cottarelli -. Tante sono le cause dei problemi economici, i “peccati”, come nel titolo del libro: evasione fiscale, corruzione, burocrazia, lentezza della giustizia, crollo demografico e divario tra il Sud con il resto del paese. Assieme a questi “peccati” però ne esiste un ultimo, che coincide con il momento in cui abbiamo incominciato a crescere meno rispetto agli altri paesi: Abbiamo vissuto male l’esperienza dell’Euro».
Ma secondo l’esperto sarebbe un errore, pure molto costoso, uscire dal sistema monetario: «Non è vero che siamo incompatibili con l’Euro. Finché non capiremo cos’è andato storto e come si può rimediare cercheremo soluzioni più facili e sbagliate. Risolvendo invece gli altri “peccati”, come l’evasione e la burocrazia, riusciremo a convivere meglio con l’Euro e quindi a riprendere la crescita. E quando parliamo di crescita – afferma rivolgendosi agli studenti – non si parla solo di numeri astratti ma dalla possibilità per voi di trovare lavoro».
Nato da l’idea di alcuni studenti che avevano partecipato alla conferenza di marzo, l’incontro è stato reso possibile anche grazie alla partecipazione dell’Odcec di Busto Arsizio: « Voi ragazzi oggi avete una grande opportunità.- spiega Paola Castiglioni, presidente dell’ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Busto Arsizio.- Questi sono momenti che vi possono far crescere e diventare cittadini responsabili».
Tra i temi economici affrontati nella mattinata, molto spazio hanno avuto avuto anche l’etica, la legalità e l’evasione, approfonditi ulteriormente in un intervento del dottor Miro Santangelo, presidente del tribunale di Busto, il quale ha rilasciato parole di elogio per Cottarelli: «Chiunque ha avuto modo di leggere e sentire Cottarelli si è reso conto che il professore non ragiona per dogmi e verità rilevate; Il suo modo di potersi induce a una considerazione, forse addirittura un appello: diffidate delle verità urlate dagli slogan che non ammettono la verità alternativa, la complessità della realtà ci deve indurre a uno sforzo che non può essere delegato agli altri, privandoci così dei nostri fondamentali diritti di cittadini».
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