Da Leonardo alla pietra di Angera, un weekend al museo
Doppio appuntamento nel fine settimana con la storia e la cultura locale
Sabato 9 novembre 2019, alle ore 17.30, presso la Sala Conferenze del Museo Archeologico in via Marconi 2, Angera, si terrà l’incontro dal titolo “LEONARDO, IL MORO E IL LAGO MAGGIORE, Celebriamo il Genio Vinciano a 500 anni dalla sua morte”. Ne parleranno Claudio Giorgione, storico dell’Arte e curatore del Museo Nazionale della Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano, e Carlo Catturini, storico dell’Arte, archivista, e ricercatore presso la Sovrintendenza Castello-Comune di Milano. Il Comune di Angera ha celebrato il cinquecentenario dalla morte di Leonardo da Vinci attraverso le nuove opere di Andrea Ravo Mattoni entrate a far parte della Pinacoteca Diffusa collocate per le vie del centro storico, la rievocazione storica delle fasi salienti della vita dell’artista con Quelli del ’63, le celebrazioni dedicate al volo e alle mongolfiere e ora vuole ricordare il legame tra il Genio e il nostro territorio. Se il Lago Maggiore fu meta di gite vinciane oppure no, non lo sapremo forse mai, non abbiamo infatti purtroppo testimonianza di ogni suo spostamento nell’arco del ventennio in cui visse a Milano a servizio della corte degli Sforza, signori di Milano e di Angera.
In ogni caso sicuramente la sua arte influenzò il gusto locale per vasto raggio e per lungo tempo e non mancano ad Angera e nel territorio segni dello stile e del modello favorito dal Genio vinciano.
Claudio Giorgione, storico dell’Arte e curatore del Museo Nazionale della Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano, e Carlo Catturini, storico dell’Arte, archivista, e ricercatore presso la Sovrintendenza Castello-Comune di Milano, ci narreranno la storia e gli aneddoti di alcune Glorie nostrane e lombarde. Grazie al contributo di Claudio Giorgione potremo comprendere meglio il rapporto tra Ludovico il Moro, Leonardo da Vinci, il Cenacolo e i pittori che ne realizzarono copie nel territorio, anche a pochi chilometri da Angera. Carlo Catturini ci racconterà invece la storia documentaria della leonardesca Sala delle Asse, voluta dal duca di Milano Ludovico Maria Sforza, raffigurato anche in una eccezionale decorazione parietale di Casa Forni ad Angera.
“La forza innovativa dell’arte di Leonardo ha esercitato un’influenza decisiva sull’arte lombarda del Rinascimento e fin dall’inizio del XVI secolo il suo Cenacolo ha ispirato numerosi artisti, dagli allievi a lui più vicini fino agli echi nelle zone più periferiche del Ducato, come il Lago Maggiore e Il Ticino. Le numerose copie antiche dell’Ultima Cena segnano in qualche modo la genesi del mito stesso di Leonardo a pochi anni dalla sua morte” Spiega Claudio Giorgione “Ritroviamo nella Sala delle Asse del Castello Sforzesco, grazie anche alle scoperte emerse col nuovo restauro, i repertori decorativi cari al maestro toscano uniti alle innumerevoli allusioni a Ludovico Sforza, celebrato come colonna del ducato; un nuovo, sorprendente ritratto a profilo del Moro compare anche in uno straordinario partito decorativo ritrovato in anni recenti in Casa Forni ad Angera, ad evidenziare come anche in aree periferiche del ducato l’immagine del potere fosse presente, diffusa, quasi ossessiva.” Dichiara Carlo Catturini.
Domenica 10 novembre alle ore 17.30 sarà invece la volta della conferenza dedicata alla storia, tradizione e passione angerese per la pietra locale con Cristina Miedico, Curatrice del Civico Museo Archeologico e Diffuso di Angera. Nel corso del tempo, dei decenni e dei secoli, si perde talvolta il ricordo di antiche professioni, luoghi collettivi, memorie e abilità artigianali un tempo fondamentali per lo sviluppo della comunità e per la vita del borgo. Racconteremo la storia delle cave di Angera, dei blocchi di pietra lavorati, utilizzati in paese e nel territorio circostante, sicuramente fin dall’epoca romana ma con buona probabilità già da prima. La pietra di Angera è infatti abbastanza morbida, si presta ad essere lavorata e decorata, non mancano quindi interessanti reperti con pregiate decorazioni artistiche. Tra le opere più note compaiono le colonne gemelle, celatae ossia figurate, rinvenute ad Angera nell’800 ed esposte dagli anni 30 del 1900 presso il Museo Archeologico della Villa Mirabello di Varese. Appuntamento alla Sala conferenze del Civico Museo Archeologico Via Marconi 2 – Angera Ingresso libero Sempre domenica dalle ore 15.30 nelle sale del museo sarà l’ultimo giorno possibile per visitare la mostra Erbe per olii, aromi e pozioni con Carmela Pappalardo della Azienda Agricola Angerese Le Sinergie. La mostra è stata realizzata in occasione del convegno di settembre Le erbe del Verbano dal mito al piatto. Piante saporite e profumate, spezie, zafferano e antichi sapori ad Angera e sul Lago Maggiore. Un viaggio tra oli essenziali, oleoliti, infusi e tisane e un’esperienza sensoriale e olfattiva alla scoperta di erbe aromatiche, estratti ed essenze. Visita guidata gratuita ma necessario prenotare a museo@comune.angera.it Per informazioni: Infopoint Turistico di Angera email infopoint@comune.angera.it
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.