Monsignor Comi, “nessuna responsabilità degli amministratori”
Rigettata l’azione civile mossa nel 2013 dal commissario Maurizio Pesenti. La Fondazione pagherà le spese processuali
La seconda sezione civile del Tribunale di Varese ha condannato la Fondazione Monsignor Comi di Luino a pagare le spese processuali a favore dei convenuti di una causa civile mossa nel 2013 dal commissario straordinario Maurizio Pesenti contro i consiglieri d’amministrazione e i consulenti della struttura “per aver portato la Fondazione ad una gestione costantemente in perdita” con la conseguenza che, “in data 19.11.2012, la ASL della Provincia di Varese aveva commissariato l’Ente”.
A seguito del commissariamento, poi vi fu una verifica fiscale della Guardia di Finanza avvenuta sempre sei anni fa.
Secondo l’attore della causa civile, “i convenuti quali amministratori dovevano rispondere per avere posto in essere una gestione inadeguata e pregiudizievole dell’ente; per avere mascherato la gestione malaccorta o comunque per avere omesso il controllo e la vigilanza necessaria e, infine, per non avere rilevato o denunciato tempestivamente quanto stava accadendo all’interno dell’ente per permettere di adottare le misure necessarie per correggere la situazione”; inoltre, sempre secondo la citazione civile “la gestione non corretta della Fondazione aveva cagionato un danno economico e all’immagine e, pertanto, veniva chiesto l’accertamento delle responsabilità dei singoli soggetti con conseguente pronuncia di condanna generica, riservando la quantificazione del danno in separato giudizio ed, in subordine, l’accertamento della responsabilità extracontrattuale”.
Il 6 dicembre sono state depositate le motivazioni della decisione del giudice Flamina D’Angelo, sentenza che risale al 5 ottobre scorso.
“Il Tribunale, definitivamente pronunciando ogni contraria istanza, deduzione ed eccezione disattesa ha provvisto a rigettare la domanda proposta da Fondazione Monsignor G.Comi Onlus”.
La notizia è stata data da Sergio Sgubin ex Consulente di Direzione della Fondazione Comi di Luino e Presidente Nazionale ANSDIPP: «Tenuto conto dei numerosi articoli negli anni apparsi anche su questa testata, si chiede di far emergere con la stessa evidenza di allora, l’esito della condanna nei confronti della Fondazione Comi di Luino. Questo a mia salvaguardia di immagine e professionalità allora messa pesantemente e ingiustamente in discussione».
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