Cassettoni Humana, le precisazioni dell’assessore
La soluzione prevista dall’amministrazione è quella di una gara, che verrà indetta dalla Convenzione Rifiuti, per scegliere il futuro operatore
Lo scorso novembre a Sesto Calende non era passata inosservata l’eliminazione dei cassettoni Humana, adibiti alla raccolta di indumenti. Un’azione, quella dell’amministrazione sestese, dettata dal fatto che l’area del parcheggio dell’Abbazia, in prossimità dell’Istituto della Chiesa, fosse oramai in costante degrado .
A tal proposito, nel corso dell’ultimo consiglio comunale, come ultimo punto all’ordine del giorno, la lista all’opposizione Sesto2030 aveva presentato un’interpellanza sulla questione “vestiti usati e da buttare” denunciando uno “smarrimento da parte dei cittadini” dato un mancato accordo tra la Onlus e l’amministrazione per la ricollocazione dei cassettoni.
«In un primo incontro – ha spiegato l’assessore Jole Capriglia – eravamo stati noi a chiedere (a Humana, ndr) se fosse possibile allocare qualche cassonetto nella nostra piattaforma ecologica ma la risposta fu negativa in quanto in piattaforma ecologica si deprezzava il bene. Le proposte di Humana erano tutte a vantaggio del proponente – continua l’assessore -. In realtà incrementare quel tipo di raccolta, in quelle condizioni, molto redditizio per loro ed estremamente sconveniente per noi, era ormai diventato impraticabile e indecoroso. Humana ha parlato di numeri, indubbiamente molto favorevoli a loro, che però riversavano sul territorio sestese un profondo degrado al quale, per far fronte i cittadini sestesi erano costretti a pagare cifre ben più alte dei teorici vantaggi che venivano prodotti. In tre anni la gestione “Humana” – sottolinea l’amministratore – ha prodotto ipotetici benefici per € 7.990 a fronte di costi per il littering e il decoro urbano, svolto nelle 156 settimane dal Comune di Sesto, quantificato in € 9.500 circa».
Sempre secondo l’assessore, il servizio oramai era diventato un “riferimento anche per tutti coloro che transitavano in quella zona” che, attraversando il paese, non era più ad uso esclusivo per cittadini sestesi. Per questo motivo, la soluzione prevista dall’amministrazione è quella di una gara, che verrà indetta dalla Convenzione Rifiuti, attraverso la quale verrà scelto il futuro operatore. Il vincitore posizionerà i cassonetti in piattaforma ecologica soltanto alla fine della sua ristrutturazione. «Questo – sottolinea Capriglia – consentirà a chi vorrà donare gli indumenti in buono stato, di averne l’opportunità. Si tenga conto che rimarrà attivo il canale del conferimento nell’indistinto con il servizio di porta a porta».
Come conclusione dell’intervento, sono state ricordate le modalità secondo le quali ogni cittadino può smaltire gli indumenti:
«1) Nell’indifferenziato ( sacchetto con micro cip) con il servizio porta a porta quando il loro utilizzo non è ritenuto più idoneo.
2) Presso realtà associative qualora l’utente decida di donare gli indumenti.
3) Ognuno di noi ha contezza di qualche famiglia che verte in situazione di disagio pertanto donare a loro, salvaguardando la loro dignità evitando di recarsi nei luoghi sopra citati;
4) Prossimamente in cassonetti posizionati presso la piattaforma ecologica ma solo dopo la sua riqualificazione.
NON si possono invece smaltire in piattaforma come indifferenziato/ingombranti nel senso che un cittadino non può portare il sacco con micro cip contenente abiti o scarpe o borse».
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.