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Coronavirus, Ticino: riunione del gruppo di coordinamento allargato

Le decisioni che verranno prese saranno comunicate nel corso di un infopoint previsto al termine dell’incontro, nel pomeriggio di lunedì

La questione frontalieri va vista nell\'insieme delle problematiche del nostro territorio di frontiera

In una nota del Dipartimento della sanità e della socialità del Canton Ticino di domenica 23 febbraio viene reso noto che “le autorità federali e cantonali stanno seguendo costantemente la situazione di diffusione del Coronavirus in Italia. Il Canton Ticino da tempo si sta preparando a gestire i possibili casi di Coronavirus sul territorio e le strutture sanitarie sono pronte. Domani il gruppo di coordinamento allargato deciderà quali ulteriori misure sarà necessario attivare, alla luce dell’evoluzione della situazione nel nord Italia“.

“L’Ufficio federale della sanità pubblica, il medico cantonale Giorgio Merlani, gli operatori sanitari, le autorità e gli enti preposti a gestire una possibile diffusione del virus in Svizzera e in Ticino sono stati in costante contatto nelle ultime settimane, e in particolare durante questo weekend. Si sono tenute e si stanno tenendo conferenze telefoniche fra tutti i partner, con un continuo confronto, allo scopo di predisporre le misure necessarie a far fronte a possibili contagi“ prosegue il comunicato.

“Dalle informazioni assunte finora, in Italia sembrano esserci stati contagi senza un chiaro legame epidemiologico fra loro. In rispetto del principio di prudenza, non potendo escludere allo stato attuale l’apparizione di casi comunitari, le modalità di presa a carico sanitaria in Ticino sono pertanto state subito rinforzate, sia nella gestione dei casi negli ospedali che dal punto di vista dei criteri clinici con cui vengono individuati i casi sospetti. Pertanto i casi che presentano – anche senza legame epidemiologico sicuro con la Cina o con casi confermati negli ultimi 14 giorni – sintomi di un’infezione respiratoria acuta con difficoltà respiratorie, verranno valutati più attentamente ed i casi che presenteranno una serie di segni e sintomi compatibili, saranno trattati come casi sospetti: isolati e sottoposti allo striscio naso-gola alla ricerca del nuovo Coronavirus. Anche in assenza di viaggi.

“Domani (oggi, lunedì 24 febbraio per chi legge) il gruppo di coordinamento allargato deciderà quali ulteriori misure attivare. Le decisioni che verranno prese saranno comunicate nel corso di un infopoint previsto al termine dell’incontro, nel pomeriggio di lunedì (orario e luogo saranno comunicati)“.

Si conferma che in Svizzera nessuno è risultato, fino ad ora, positivo al virus e attualmente in Ticino non risultano né casi sospetti né persone poste in quarantena. Le autorità cantonali, ringraziando i media per porre l’attenzione su questo aspetto di prevenzione sanitaria, invitano i cittadini che avessero avuto contatti diretti con casi confermati o che si fossero recati in Cina negli ultimi 14 giorni e che presentassero sintomi delle vie respiratorie inferiori (tosse o difficoltà a respirare) e febbre a evitare di presentarsi spontaneamente nelle strutture sanitarie, ma di rivolgersi esclusivamente per telefono al proprio medico di famiglia, al Servizio di guardia medica (091 800 18 28), o alla Centrale di soccorso 144 nei casi urgenti o ai Pronti soccorsi del Cantone (previo contatto telefonico)“.

Si ricorda infine che le informazioni costantemente aggiornate sono disponibili sul sito web sia a livello cantonale: www.ti.ch/coronavirus, sia a livello federale: www.bag.admin.ch.

Pubblicato il 24 Febbraio 2020
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