Il parlamento approva un ordine del giorno per risolvere il “caso targhe”
Enrico Borghi: “Abbiamo più volte sensibilizzato l'aula sull'argomento"
La Camera vuole risolvere il “caso targhe”, causato dal primo decreto sicurezza. Vietando ai residenti in Italia di guidare auto con targa straniera la norma ha creato diversi problemi alle aziende di confine e ai dipendenti delle stesse.
Dopo una richiesta di modifica non recepita, attraverso il decreto “milleproroghe”, il deputato di Forza Italia, Giorgio Mulè, ha proposto un ordine del giorno che ha raccolto il consenso di tutti.
“Finalmente la maggioranza ha avuto un sussulto di adesione alla realtà, impegnandosi ad adottare tempestivamente gli opportuni interventi per risolvere il problema” ha commentato Mulè.
Sulla questione è intervenuto nella discussione anche l’onorevole ossolano Enrico Borghi: “Abbiamo più volte sensibilizzato l’aula sull’argomento, finalmente si è dato un chiaro indirizzo per venire incontro ai lavoratori penalizzati dal provvedimento”.
Ora la speranza è che si arrivi quanto prima ad una soluzione.
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