Capitale italiana della cultura 2021, anche l’assessore di Firenze sceglie Verbania
Il sostegno di Tommaso Sacchi si aggiunge a quello di Michele Mirabella e di molte altre personalità
La candidatura di Verbania a Capitale Italiana della Cultura 2021 può contare anche sull’appoggio dell’assessore alla cultura di una delle più importanti città d’arte al mondo, Firenze.
La scelta di Tommaso Sacchi si aggiunge così al sostegno arrivato negli ultimi giorni da Michele Mirabella e da molte altre personalità del mondo della cultura italiana che verranno svelate entro il 13 marzo, data in cui verrà consegnato il dossier al Ministero dei Beni Culturali. Intanto prosegue la raccolta delle moltissime proposte arrivate dalle associazioni del territorio, che permetteranno all’amministrazione di arricchire ulteriormente l’offerta e la qualità esposta nel dossier di candidatura.
“Il sostegno di Tommaso Sacchi -dichiara l’Assessore alla Cultura del comune di Verbania Riccardo Brezza– è importante sia per il ruolo amministrativo che ricopre Tommaso oggi, permettendoci di rafforzare il legame con Firenze una delle città più importanti al mondo nel panorama culturale, sia per la possibilità di avere nel Comitato d’Onore una persona del prestigio e dell’esperienza di Sacchi, con un bagaglio di relazioni in ambito artistico e culturale che non potrà che fare bene alla crescita culturale della nostra città. Tommaso infatti conosce bene il nostro territorio non solo perché il Lago Maggiore è la terra della sua famiglia ma anche perché attraverso il Cross Award, premio di cui lui è stato ideatore nell’ambito del Cross Festival, ha già portato a Verbania un’offerta artistica di altissimo livello che ora è un punto di riferimento per la scena artistica contemporanea in città”.
Le città in lizza per il 2021 sono 43 tra cui l’Aquila, Ferrara, Pordenone, Genova, Fano, Arezzo e Verona. Verbania è l’unica candidata piemontese. Il titolo di Capitale Italiana della Cultura è stato istituito dal ministero per i Beni culturali nel 2014. Negli anni scorsi si sono fregiate del riconoscimento -contemporaneamente, in via eccezionale- Cagliari, Lecce, Perugia, Ravenna e Siena nel 2015, Mantova nel 2016, Pistoia nel 2017 e Palermo nel 2018. Nel 2019, cioè l’anno in cui Matera è stata Capitale Europea della Cultura, il titolo italiano non è stato assegnato. Quest’anno, invece, tocca a Parma.
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