Tra monti e lago, cinque passeggiate in Ticino con panorami spettacolari
Dal Verbano al Monte San Giorgio, cinque itinerari ticinesi per scoprire alcuni angoli più belli del Cantone
Dal Lago Maggiore al Monte San Giorgio: cinque itinerari per gli amanti delle passeggiate, dei panorami e della natura. Ticino Turismo propone ai visitatori alcuni itinerari per scoprire i luoghi della regione che possono essere esplorati a piedi, soprattutto nelle giornate di bel tempo.
1. San Salvatore – Morcote, tra natura e cultura Paradiso
Un sentiero che dalla vetta del San Salvatore scende attraverso castagneti, superando il pittoresco villaggio di Carona e porta fino al lago e a Morcote. Durante il percorso è consigliata la tappa al giardino botanico Parco San Grato dove, nei mesi di aprile e maggio, un tappeto di rododendri e azalee ti aspetta.
2. Il balcone sopra il Lago Maggiore
Dal Monte Verità, la leggendaria culla del movimento alternativo sopra Ascona, una strada panoramica in collina porta a Ronco. Da qui 800 scalini conducono al lago dove le Isole di Brissago fanno da sfondo.
3. Un passaggio da brivido con il Ponte tibetano “Carasc” Monte Carasso
Il percorso inizia tra filari di vigna e boschi di castagni, offrendo una splendida vista sul Piano di Magadino e sul Lago Maggiore, che si intravvede sullo sfondo. 130 metri di sospensione e 270 di lunghezza su uno dei ponti tibetani più lunghi della Svizzera. Il nucleo di Curzútt, con le sue costruzioni in sasso, i suoi orti e i terrazzamenti coltivati a cereali e a vigna è l’ultima tappa della passeggiata.
4. Da Meride verso il bosco incantato
Castagni secolari, un’antica funivia e 200 milioni di anni di storia. Ecco cosa ti aspetta lungo il sentiero geo-paleontologico del Monte San Giorgio, patrimonio dell’umanità UNESCO. La visita di questo sito svela il fascino di un mondo perduto risalente a più di 200 milioni di anni. Si tratta di uno dei più importanti giacimenti fossiliferi al mondo.
5. Tra monti e lago
Una quarantina di pannelli tematici accompagnano la passeggiata sul Monte Gambarogno. Raccontano storie a volte antiche e suggestive a volte moderne, che evidenziano i grandi cambiamenti territoriali avvenuti negli ultimi 150 anni.
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