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Castelveccana, Pezza: “In fuga verso il lago, rispettate le regole”

Il sindaco spiega che in molti stanno aprendo le seconde case, "nonostante sia il momento di evitare spostamenti. Seguite la quarantena". Attivati diversi servizi per l'emergenza

Castelveccana - Caldè

«Stiamo assistendo ad un flusso di persone in paese. Sono coloro che hanno qui la seconda casa e che solitamente arrivano d’estate. La maggior parte sono della zona del milanese e ci auguriamo che siano le prime persone a rispettare quanto chiesto dal decreto, ovvero di stare in quarantena come tutti», spiega il Sindaco Luciano Pezza.

La piccola comunità di Castelveccana si trova tra Laveno Mombello e Porto Valtravaglia, è conosciuta per lo più per il borgo di Caldè da sempre meta di turisti. «Ora non è il momento di spostarsi, ma di rispettare le normative. In molti si sono allontanati dalla città per rifugiarsi al lago, ma ora è indispensabile rispettare quanto deciso dal decreto- sottolinea il sindaco -. Per la quanto riguarda la prossima stagione turistica invece, prevediamo che sarà compromessa e questo non è ovviamente un dato positivo».

Castelveccana varie

«Abbiamo già stampato quindicimila euro di materiale e organizzato un calendario di eventi da aprile a settembre, come tutti gli anni – spiega Matteo Geronimi della Pro Loco di Castelveccana –. Al momento metto in dubbio che le sagre e le iniziative verranno realizzate e ovviamente, il danno ci sarà, anche a livello economico».

Intanto la comunità si è organizzata per far fronte ai prossimi giorni di quarantena. L’amministrazione comunale, con la Protezione Civile, ha attivato il servizio COC, il Centro Operativo Comunale (questo perchè è stato segnalato un caso di positività a Porto Valtravaglia) mentre gli uffici comunali restano attivi solo per stretta necessità. La parrocchia è in allerta nel caso in cui servano dei volontari per effettuare la consegna di medicine in caso di necessità, mentre le forze dell’ordine monitorano la situazione e le cinque attività commerciali, bar e ristorante, alle 18 chiudono la serranda.

L’unico negozio di alimentari del paese, il Carrefour Express, si è organizzato per fare le consegne a domicilio per gli anziani o per coloro che si trovano in difficoltà (il numero da chiamare è il 393.8794039).

«Stiamo cercando di far capire che è necessario rispettare le regole senza allarmarsi. Noi restiamo a disposizione e monitoriamo la situazione», spiega Lorenzo Canazza, presidente della Protezione Civile. «Abbiamo un grandissimo bisogno di mascherine e Amuchina – continua il sindaco Pezza -, sopratutto per i dipendenti comunali e per coloro che in questi giorni sono in campo per affrontare l’emergenza. Non li troviamo da nessuna parte e neanche al farmacia riesce ad aiutarci».

 

 

Adelia Brigo
adelia.brigo@varesenews.it
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Pubblicato il 11 Marzo 2020
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