Migranti al lavoro per confezionare mascherine, le riceverà anche la polizia
Sono gli ospiti di due centri gestiti dal Ciss a Domodossola e Masera.
Dai migranti mascherine protettive per la polizia.
E’ quanto sta avvenendo in Ossola, dove alcuni ragazzi stranieri, ospiti a ‘Casa Letizia’ di Domodossola e alla ‘Casa rosa’’ di Masera, si sono messi al lavoro per confezionare mascherine che serviranno a proteggere le persone. Oggetti richiestissimi in questo momento di emergenza.
Sotto il coordinamento del Consorzio Servizi Sociali dell’Ossola (che gestisce le due case di accoglienza) e con l’aiuto dell’Associazione 20.01, formata da volontari impegnati nell’integrazione, questi ragazzi stranieri – una decina – si sono messi al lavoro grazie ad alcune macchine da cucire.
In gran parte le mascherine finiranno alla Polizia di Stato che in queste ore aveva lanciato un ‘sos’ attraverso il sindacato Siulp, poiché molti agenti ne erano ancora sprovvisti; una parte andranno a chi ne ha bisogno e ne farà richeista.
Intanto proprio al Ciss sono state oggi consegnate, finalmente, 117 mascherine dalla Protezione civile.
A proposito di protezioni la Manifattura di Domodossola ha già sfornato e donato più di 100.000 mila metri di elastici alle aziende sparse in tutta Italia, che li avevano richiesti per confezionare le mascherine.
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.